L’alcolismo ossia l’assunzione esagerata di alcool che avviene in modo periodico è una piaga sociale: chiedere aiuto è il primo passo
La nostra è una società contraddittoria: e se da una parte la legalizzazione di alcune sostanze è ancora lontana, in nome di norme morali non meglio specificate, d’altra parte nessuna limitazione è posta per l’alcool: birra, vino, super alcolici. Eppure, tutti noi conosciamo bene gli effetti di un eccessivo uso sulla persona. Anzi, si può dire che in Italia ci sia una vera e propria cultura della bevuta, tant’è che spesso che chi non beve viene additato come strano o comunque un caso a parte.
E, per quanto se ne dica, non solo i giovani: smettiamo di trattarli da untori. La nuova generazione è solo uno specchio, non totale fortunatamente, dei padri. L’alcolismo è una piaga diffusa in tutti gli strati della società: la sintomatica è spesso aggravata dalla vergogna che i soggetti dipendenti provano nel chiedere aiuto.
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Spesso infatti il primo passo è ammettere il problema ma, anche dopo averlo ammesso, rivolgersi a chi può aiutare non è immediato ed anzi rappresenta il gradino più alto.
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Ecco alcune cose che dovrebbero aprirti gli occhi: se quando ti svegli spesso senti già il bisogno di bere e, se non ti pieghi al bisogno, provi sintomi fisici importanti che si intensificano man mano che il tempo passa. Vieni sempre più spesso a non rispettare i tuoi impegni: lavorativi, relazionali, sociali. Sei di umore irritabile e ti senti in colpa.
La tua soglia di tolleranza si è alzata: per ricercare l’effetto d’ebbrezza sei costretto a bere di più, mentre prima ti bastava molto meno.
L’alcool ti avvelena, specie se assunto ad alta frequenza: oltre agli effetti deleteri sul momento- alterando il tuo stato di coscienza, ti espone a seri rischi- può avere impatti gravi sul cuore, sull’apparato digestivo e sul sistema nervoso.