Additivi alimentari: l’Unione Europea ha deciso quali saranno vietati fra sei mesi. Tutte le sostanze da evitare: la lista completa.
Molti additivi alimentari presenti in cosmetici, farmaci e alimenti saranno ufficialmente vietati tra sei mesi dall’Unione Europea. Vediamo tutte le sostanze a cui fare attenzione quando si fa la spesa al supermercato.
L’Agenzia europea per i medicinali ha segnalato alcuni tra gli additivi alimentari più tossici e pericolosi da vietare. In particolare, l’Unione Europea ha deciso di bandire l’utilizzo del biossido di titanio (E71) negli alimenti, ma solo tra sei mesi. In seguito a diverse segnalazioni, la sostanza è stata classificata come cancerogena e quindi dannosa per la salute dell’uomo.
Anche se mancano sei mesi al divieto ufficiale, l’allerta sul biossido di titanio è già attiva, specialmente per ciò che concerne il suo utilizzo come additivo alimentare. Tutti gli altri impieghi di tale sostanza rimarranno invece invariati al momento. Per i cosmetici e per i farmaci, il biossido di titanio si utilizza come colorante (per via della sua pigmentazione bianca) ad esempio nelle vernici. Per quanto riguarda l’industria alimentare, la sostanza si manifesta come polvere incolore.
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Nel 2016, il Comitato scientifico per la salute del consumatore aveva già bandito l’impiego del biossido di titanio negli alimenti in quanto potenzialmente cancerogeno. Il rischio riguardava l’inalazione o l’ingerimento di tale sostanza. Mentre per quanto riguarda il suo utilizzo come filtro solare, nelle creme e lozioni, non ci sarebbero pericoli imminenti.
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Nell’industria farmaceutica, invece, il biossido di titanio pare essere insostituibile al momento, in quanto presente nella stragrande maggioranza dei farmaci. Questo elemento chimico, potenzialmente pericoloso per l’uomo si ritrova in:
Per ciò che concerne l’industria dei cosmetici invece:
Nonostante le numerose segnalazioni circa il rischio di inalazione e contatto diretto con le creme solari al biossido di titanio, non sono stati ancora presi dei provvedimenti ufficiali. Così come uno degli ultimi casi testimonia la presenza massiccia di tale sostanza nei burrocacao, da applicare sulle labbra.