Avreste mai pensato di poter abbassare la glicemia mangiando il cioccolato al latte? Vediamo le scoperte di questo recente studio.
Vi è sempre stato detto che mangiare cioccolato non faceva bene nè al vostro peso, nè per i brufoli, nè tanto meno per la glicemia. Inoltre, in un confronto tra cioccolato fondente e cioccolato al latte ha sempre avuto la meglio quello fondente, ricco di antiossidanti, povero di grassi e calorie. Invece, chi mangiava cioccolato al latte ha dovuto rinunciare se ha sviluppato problemi con il sovrappeso e la glicemia.
Ebbene, un nuovo studio ha evidenziato che mangiare cioccolato al latte al mattino può aiutare a bruciare i grassi e ad abbassare la glicemia. Lo studio in questione è stato pubblicato su The Faseb Journal e riguarda le donne in post-menopausa.
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Lo studio arriva dalla Spagna. Vediamo qui di seguito su che cosa si sono concentrati gli studiosi e a quali conclusioni sono arrivati.
Il cioccolato abbassa la glicemia nelle donne in post-menopausa: lo studio
Marta Garaulet, autrice dello studio, ha dichiarato che il gruppo preso in esame ha aumentato l’apporto calorico e pur facendolo, mangiando cioccolato al mattino o alla sera, le persone non sono ingrassate nemmeno di un etto.
I ricercatori si sono concentrati su un gruppo di 19 donne in post-menopausa dai 45 ai 65 anni e hanno fatto mangiare loro 100 g di cioccolato al latte al mattino appena sveglie e 100 g di cioccolato al latte la sera prima di andare a dormire. Ne è risultato che queste donne non hanno assolutamente avuto un aumento di peso, confrontate con altre donne che non hanno assunto cioccolato. La conclusione è che mangiare cioccolato al latte al mattino o alla sera influisce sull’appetito, sul sonno e sul microbiota.
Pensate che le donne sottoposte a questo esperimento hanno riportato una diminuzione del giro vita, una riduzione della glicemia a digiuno e ha aumentato l’ossidazione dei lipidi. È successo, inoltre, che le donne che mangiavano cioccolato al mattino non avevano più voglia di dolci durante il giorno, mentre chi lo mangiava alla sera non ne aveva voglia al mattino.
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Naturalmente questo studio è stato condotto su un gruppo ristretto di persone, tutte donne e tutte in menopausa. Dunque, non si sa invece che cosa potrebbe succedere ad adulti maschi, a donne giovani e a bambini. Questo è molto importante da tenere in considerazione. Saranno fatti altri studi sull’argomento.
