Ovaio policistico: cosa mangiare e cosa evitare per migliorare la dieta

L’intento della dieta fatta apposta per chi soffre di ovaio policistico è fatta per ridurre il grasso e migliorare i livelli di insulina. Ecco cosa assumere.

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Apparato femminile (AdobeStock)

La sindrome dell’ovaio policistico, conosciuta anche come PCOS, è un disturbo diffuso che colpisce circa l’8% delle donne in età riproduttiva. È caratterizzata da lieve obesità, cicli mestruali irregolari, amenorrea, acne. È una patologia che colpisce le ovaie il suo innesco non è ancora conosciuto. Questa sindrome, è inoltre associata all’infertilità a cause dell’ovulazione incompleta e della comparsa di cisti nelle ovaie.

La PCOS è legata ad una predisposizione familiare poiché esso si basa soprattutto sull’iperproduzione degli ormoni maschili (androgeni). Ciò avviene a causa dell’ipofisi che libera una quantità di ormone femminili eccessivi che poi l’organismo trasforma in androgeni. In sostanza è un susseguirsi incatenato di produzione di ormoni che influiscono su altri ormoni e che portano ad avere sintomi indesiderati.

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Che dieta assumere per contrastare l’ovaio policistico

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Riso (Unsplash)

Per la sindrome dell’ovaio policistico la dieta è fondamentale. Ci sono alcuni cibi che sono fondamentali da assumere per contrastare i sintomi e altri che sono assolutamente da evitare. La dieta ideale per chi soffre di questa patologia è povera di grassi e zuccheri semplici. In particolare, è consigliato assumere:

  • pasta riso e cereali nella loro variante integrale
  • patate novelle
  • patate dolci
  • legumi
  • pesce
  • carni magre, quindi preferibile pollame
  • uova e latte, sebbene contengano grassi, hanno dalla loro che contengono molte proteine di derivazione vegetale
  • verdura e ortaggi
  • grassi oleosi (omega 3 e omega 6).

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Carboidrati e proteine sono perciò fondamentali in questo tipo di dieta. I primi infatti devono fornire circa il 50% delle calorie giornaliere, mentre le proteine un buon 25%. La metà di esse, è inoltre fondamentale che venga assunta in formato vegetale e non animale. Il rimanente 25% quindi devono essere i grassi che come accennato devono essere quelli oleosi. Quindi latte, yogurt, olio, formaggi e pesce sono l’ideale. Quello che è sconsigliato assumere in modo costante e che andrebbe quindi limitato sono: carote lesse e rape cotte, 2 porzioni di frutta al giorno, frutta con alto indice glicemico come le banane. Evitare categoricamente le merendine e i dolci e i cibi grassi.

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