Il cancro ai polmoni è fra i tumori più diffusi e di solito c’è di mezzo la cattiva abitudine del fumo come aggravante, altre volte, invece la causa potrebbe risiedere in alcuni alimenti.
Nonostante la medicina abbia fatto “passi da gigante” negli ultimi anni, purtroppo il cancro è una di quelle malattie che non ha ancora una cura. Ecco perché bisogna puntare tutto sulla prevenzione.
Uno stile di vita sano ed equilibrato è il consiglio migliore che ogni medico potrà darvi. Quindi evitare le cattive abitudini come il fumo e l’alcol e concentratevi su cibi sani e su un’adeguata attività fisica.
Per prevenire questa malattia potrebbe però essere utile tenere in considerazione alcuni recenti studi che hanno individuato all’interno di alcuni cibi e bevande una sostanza chimica che potrebbe essere cancerogena. Cerchiamo di capire di quale sostanza si tratta e quali sono gli alimenti che potrebbero facilitare l’insorgenza del cancro ai polmoni.
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Il “cancro” è un termine comune che sta a indicare più malattie, caratterizzate tutte dalla proliferazione incontrollata di cellule maligne. Esiste un cancro per ogni parte del corpo “intaccata” e se la malattia non viene curata per tempo c’è il rischio che le cellule maligne si diffondano intaccando altri organi. Come abbiamo visto i fattori di rischio sono tanti ed è necessario conoscerli per prevenire la malattia.
Alcuni di questi però sono poco noti, come ad esempio alcune bevande di colore scuro e cibi dorati. Questi contengono sostanze nocive, come il 4-metilimidazolo, e per questo sono collegati a un maggiore rischio di contrarre la malattia. La Food and Drug Administration (FDA) parla del 4-metilimidazolo (4-MEl) come di un composto chimico che si forma in alcuni cibi e bevande durante il processo di cottura. In particolare durante la cottura di cibi ricchi di aminoacidi e carboidrati, ma anche durante la produzione di sostanze coloranti e di aromi.
Il 4-metilimidazolo è un colorante artificiale e sottoprodotto del caramello, presente soprattutto nelle bibite gassate. Può inoltre presentarsi anche quando le carni vengono grigliate o arrostite oppure durante la tostatura dei chicchi di caffè. Alcune tracce di questa sostanza sono presenti anche nel caffè, melassa, pane, sughi, salsa di soia, prodotti da forno e alcune birre. Diciamo che la caratteristica che accomuna questi cibi e bevande è il loro colore marroncino. La FDA però specifica che non in tutti questi alimenti le etichette segnalano il 4-metilimidazolo, ecco perché è bene saperli riconoscere.
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Oltre all’interno delle bibite gassate, viste come la principale minaccia, questa sostanza può essere presente anche nelle caramelle e nell’aceto balsamico. Come indicazione l’European Food Safety Authority (EFSA) ha stabilito una dose giornaliera accettabile di tale sostanza, che coincide a 0,3 gr per kg di peso. Purtroppo, però, superare questa soglia è davvero molto facile, ecco perché è necessario dosare il consumo di cibi e bevande dal colore marroncino, come quelli elencati.