Le banane sono molto apprezzate e molto consumate in tutto il mondo, ma bisogna sempre fare attenzione ai pesticidi, anche nella polpa.
Le banane sono frutti tropicali che ormai vengono richiesti, coltivati e mangiati in tutto il mondo. Una banana è ricca di benefici e mangiarne fa molto bene alla salute. In realtà, non è soltanto la sua polpa all’interno ad essere commestibile. Lo è anche la buccia e lo sono anche quei filamenti che siamo portati a togliere perchè un po’ fastidiosi.
Tutto della banana si può mangiare. Contiene carboidrati, può rappresentare anche un pasto completo. Contiene molto potassio, sali minerali e vitamine. Basta questo per farvi capire quanto può essere utile e preziosa per il nostro organismo. Infatti, riesce ad abbassare la pressione e il colesterolo, riesce a sollevare l’umore e regolarizza l’attività dell’intestino.
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Tuttavia, test recenti hanno fatto emergere una triste realtà, ovvero che anche le banane bio non sono immuni dai pesticidi. Purtroppo questi non intaccano soltanto la buccia, ma penetrano nella polpa. Vediamo qui di seguito tutti i dettagli.
Banane, attenzioni ai pesticidi: il risultato dei test
Accade che dove avvengono le raccolte di questi frutti arrivino dei pesticidi molto spesso dall’alto con gli aerei. Questo è molto dannoso non solo perchè queste sostanze chimiche vanno a depositarsi sui frutti, ma anche su tutto quello che c’è attorno che può essere l’acqua oppure gli stessi lavoratori.
Quando le banane, poi, vengono portate nei vari negozi delle varie parti del mondo conservano sulla buccia queste sostanze tossiche. Ma nonostante la buccia sia abbastanza spessa, questa non ferma l’avanzata dei pesticidi anche all’interno del frutto. I dati raccolti da recenti test hanno scoperto che tutte le banane sono contaminate, anche quelle bio.
Naturalmente questo ha dato il via ad una serie più rigida di controlli, ma gli esperti hanno tenuto a precisare che si tratta comunque di contaminazioni inferiori ai termini di legge e con sostanze che non rappresentano un grande pericolo.
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Dopo aver trovato tracce di neonicotinoidi e acido gibberellico, alcuni si sono allarmati e hanno provveduto a bloccare le esportazioni e le importazioni, altri invece hanno semplicemente avviato ulteriori verifiche.
