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Salute e Benessere

I danni del fumo: quali sono gli effetti sul colesterolo

Pubblicato da
Serena Ponso

Di solito tendiamo a collegare il fumo con l’insorgenza del cancro o di malattie polmonari, ma a dire il vero i danni che il fumo provoca alla nostra salute sono molti di più e anche il colesterolo può risentirne.

Sigarette (Pixabay)

Il fumo è davvero un brutto vizio e per alcune persone smettere è davvero difficile. Pensare agli effetti negativi che questa dipendenza può avere sul corpo forse può aiutare anche il tabagista accanito a combattere il desiderio di accendersi la prossima sigaretta.

Il fumo, infatti, non è solamente la principale causa di malattie polmonari, ma può aumentare il rischio di ictus, malattie cardiache e altre problematiche legate al cuore.

Il rischio aumenta perché il fumo di sigaretta contiene al suo interno delle sostanze chimiche che possono danneggiare i vasi sanguigni e allo stesso tempo aumentare il colesterolo. Ecco perché fumare può influire sui livelli di colesterolo. Cerchiamo di capire meglio in che modo.

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Relazione tra fumo e colesterolo: i danni sono notevoli

Uomo che non fuma vs uomo che fuma (Pixabay)

Il colesterolo è una sostanza cerosa che viene prodotta naturalmente dal fegato per svolgere diverse funzioni: creazione di cellule, digestione del cibo e produzione di ormoni. Oltre a quello prodotto dal nostro organismo, possiamo accumulare colesterolo in eccesso con l’assunzione di alcuni alimenti che lo contengono. Anche i geni possono influenzare i livelli di colesterolo.

Teniamo presente che il colesterolo “viaggia” nel sangue grazie a due tipi di lipoproteine. Le lipoproteine ​​a bassa densità (LDL), chiamate anche “colesterolo cattivo”, e lipoproteine ​​ad alta densità (HDL), chiamate anche “colesterolo buono”. Le prime trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule del corpo. Le seconde eliminano le prime trasportandole dai tessuti al fegato. Le DLD (che secondo il National Institutes of Health (NIH) dovrebbero attestarsi a un livello di 100 mg/dL) prendono il nome di colesterolo cattivo perché possono portare al restringimento delle arterie a seguito dell’accumulo di una sostanza chiamata placca. Questo fenomeno può portare all’insorgere di un attacco di cuore, di una malattia arteriosa periferica o dell’ictus.

Le HDL, invece, possono rimuovere le LDL trasportandole al fegato dove verranno espulse dal corpo. Un livello sano di HDL è superiore a 40 mg/dL per gli uomini e a 50 mg/dL per le donne. In totale, la somma di LDL e HDL dovrebbe essere inferiore a 200 mg/dL. Ma cerchiamo di capire in che modo il fumo può influenzare i livelli di colesterolo. Una ricerca ha individuato all’interno del fumo di sigaretta un composto chiamato acroleina. Questa sostanza impedisce alle HDL nel sangue di trasportare le LDL dalle arterie al fegato. Di conseguenza, non solo il fumo aumenta il colesterolo cattivo, ma compromette anche la capacità del colesterolo buono di invertire il danno causato dall’LDL. Il fumo è poi anche in grado di abbassare il livello del colesterolo buono e di aumentare i livelli di trigliceridi.

Purtroppo, secondo alcuni studi gli effetti negativi sul colesterolo si riscontrano non solo nei fumatori adulti ma anche nei giovani. Da non dimenticare che anche il fumo passivo è dannoso per la nostra salute, aumentando l’insorgenza di alcuni rischi, in particolare per i vasi sanguigni e per il cuore.

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Ora che abbiamo appurato quanto ci può costare questa pessima abitudine in termini di salute, può essere utile ricorrere ad alcune terapie per smettere, che al giorno d’oggi sono molte e davvero efficaci.

Serena Ponso

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Serena Ponso