La legge italiana parla chiaro, ci sono regole specifiche su quali familiari hanno accesso al conto in banca di un defunto: ecco l’iter da seguire per l’eredità.
La legge italiana parla chiaro, ci sono regole specifiche su quali familiari hanno accesso al conto in banca di un defunto: ecco l’iter da seguire per l’eredità. Si tratta di una legge di successione ben regolamentata ma che non molti conoscono. Gli eredi di un defunto, oltre ad affrontare la sofferenza per il lutto in famiglia, devono sbrigare delle pratiche per provvedere alla successione dei soldi sul conto corrente.
Possono accedere al conto le persone iscritte sul testamento e gli eredi legittimi, ma per farlo, questi devono sbrigare alcune pratiche. Quali? ad esempio avvertire la banca dell’avvenuto lutto, presentando tutti i documenti relativi alla successione. Ma quali sono i documenti da presentare e come procedere?
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Gli eredi della persona defunta devono presentare alcuni documenti. L’iter previsto dalla legge italiana prevede:
Ma se il conto corrente è cointestato? In questo caso, ne viene trattenuto il 50% del denaro totale. Per sbloccare l’altra metà del conto, occorre svolgere l’iter elencato in precedenza. Per prendere il certificato di morte occorre avvertire il Comune in cui è avvenuto il decesso. Si tratta di un documento che regola i rapporti tra privati e Pubbliche Amministrazioni.
Una volta fornito il documento, bisogna elencare le utenze, per disdirle o meno, bloccare il pagamento della pensione, chiedere i giorni di permesso dal lavoro per sbrigare le varie pratiche. Oltre alle generalità del defunto e la data in cui è avvenuto il decesso, bisogna farsi affidare anche un numero di protocollo associato alla registrazione dell’atto di morte.
Una volta avuto il numero di protocollo, bisogna recarsi nella banca dove il defunto aveva il conto corrente. A questo punto, la banca blocca ogni conto, per sbloccarlo ci vuole tempo e ci vogliono documenti. Ad esempio, se presente, ci vuole il testamento del defunto. Bisogna incaricare un professionista per le indagini sul patrimonio da far ereditare.
Compiere un’indagine sugli averi del defunto, in alcuni casi, è molto utile, prima di effettuare la dichiarazione di successione. Entro un anno si deve effettuare la dichiarazione di successione per ottenere i beni e il patrimonio. Per la successione occorre interagire con l’Agenzia delle Entrate, con la quale si chiariscono tutti i beni e il patrimonio da ereditare e a chi spettano.
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In questo modo sono determinate le imposte da pagare. Solo dopo questo passaggio è possibile effettuare la divisione ereditaria. La successione può essere legittima o testamentaria e deve rispettare degli obblighi tributari. La successione legittima, ovviamente, avviene nel caso in cui non comparisse alcun testamento. L’eredità è applicata agli eredi diretti, in base al rapporto di parentela più vicino al defunto.