In sede di dichiarazione dei redditi è possibile usufruire di vantaggiose detrazioni fiscali in un altro caso specifico, oltre a quello della presenza di figli a carico.
Detrazioni fiscali, un indubbio vantaggio economico per alcune famiglie che sono alle prese con delle situazioni particolari. Spesse volte si tratta di ritorni economici che avvengono in determinate condizioni di vivibilità e che servono per ridurre l’impatto che le tasse lasciano sul portafogli.
Un classico esempio di vantaggiose detrazioni fiscali arriva ad esempio da quelle che riguardano individui con figli a carico. Ma non si tratta degli unici consanguinei per i quali richiedere delle riduzioni sulle imposte versate.
Infatti l’Agenzia delle Entrate fa sapere che c’è anche un’altra figura in particolare, in famiglia, a potere fare si di avanzare una richiesta per detrazioni fiscali. Con addirittura la possibilità di potere garantire uno sgravo fiscale minimo di oltre 690 euro al mese.
Detrazioni fiscali, sgravi non solo per i figli: c’è un’altra figura parentale
Le detrazioni fiscali per i figli e per altri parenti a carico sono state introdotte all’interno del nuovo Assegno unico 2022. E più nello specifico nel ddl n. 46/2021, dove si fa riferimento a quello che è lo stato della famiglia, sia che la stessa sia unita da regolare matrimonio che da una unione civile.
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Tutto ciò riguarda la eventuale presenza di un coniuge a carico. Ma per potere usufruire delle relative detrazioni fiscali c’è bisogno di rispettare alcuni paletti. Come ad esempio quello di dichiarare un reddito all’anno di massimo 2840,51 euro, come certificato dalla apposita dichiarazione ISEE. Tale cifra deve risultare al lordo degli oneri deducibili.
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Gli sgravi fiscali riconducibili alla presenza di un coniuge a carico sono variabili. Ad esempio, con un reddito annuo di massimo 15mila euro, occorre applicare la seguente formula: 800 – [110*(reddito complessivo/15.000)].
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Tra i 15mila ed i 40mila euro invece abbiamo una detrazione mensile compresa tra i 690 ed i 720 euro. Infine, superando gli 80mila euro di reddito annuo i vantaggi all’interno della dichiarazione dei redditi sono pari a zero. Infine è bene specificare come il coniuge a carico debba essere essere convivente e destinatario di assegni familiari volontari.