La statura dipende dai geni, che determina l’essere alti o bassi, ma la scienza fa ulteriore luce su questo enigma che affligge l’uomo da sempre.
La statura dipende dai geni, che determina l’essere alti o bassi, ma la scienza fa ulteriore luce su questo enigma che affligge l’uomo da sempre. Vi siete mai chiesti perché ci sono famiglie basse e altre i cui componenti sono tutti alti? E quelle miste, dove troviamo figli altissimi e genitori bassi? Tutto ciò, naturalmente, dipende dai geni, ma resta ancora qualche enigma da risolvere per avere un quadro completo.
La scienza cerca di rispondere a tutti i quesiti e sul perché l’essere umano si è alzato sempre di più nel corso della sua evoluzione. Ciò è dipeso dal fattore nutrizionale, grazie a una migliore e maggiore alimentazione quotidiana. Ma tale processo ha innescato anche una pubertà più precoce. Proprio dalla pubertà partiamo per arrivare alla chiave di tutto. Vediamo il risultato di uno studio effettuato dall’Università del Maryland.
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Lo studio dell’Università del Maryland: questioni di statura
Per crescere in forze e al massimo del suo sviluppo, il corpo umano ha bisogno di energie. Il cibo, ovviamente, fornisce queste energie. Al di là di che cibo si tratti, se grasso e poco sano, oppure magro e sano, questo offre energie e permette al fisico di svilupparsi. Non è un caso se i popoli più soggetti alla fame, siano più bassi del normale. E non è un caso se, nel corso dei secoli, la statura media si è alzata sempre di più.
Ma la ricerca americana ha scoperto che a determinare l’altezza è anche una funzionalità del cervello, ovvero un ricettore situato in questo organo. Il ricettore si chiama MC3R ed è capace di inviare segnali all’ippotalamo ogni volta che si mangia. L’ippotalamo regola, di conseguenza, temperatura corporea e appetito. Quando il ricettore MC3R non funziona correttamente un individuo cresce meno.
Una pubertà ritardata causa una statura bassa. Lo studio dell’Università del Maryland, insieme ad altre università americane e inglesi, è davvero rivoluzionario. Da questo ricettore potrebbe dipendere una percentuale della nostra statura. Stimolare l’MC3R dei bambini potrebbe significare molto, evitando così ritardi nella crescita. Il cervello è ancora oggi un enigma da scoprire e sono molti gli studi che si focalizzano sulle sue funzioni. Questa però potrebbe essere la chiave da cui partire.
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A seguito di tale scoperta, sono iniziati studi per creare medicine in grado di stimolare il ricettore MC3R, sperando in un futuro ricco di scoperte scientifiche. Naturalmente, l’altezza di una persona resta ancora legata ai proprio geni e al DNA, ma questa scoperta potrebbe risolvere svariati problemi. Soprattutto per chi ha crescita bloccata ed è affetto da determinate patologie. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per avere risposte più concrete.