La dieta Blackburn è molto diffusa ma non tutti possono seguirla. Ad ogni modo, vediamo di che cosa si tratta e come funziona.
Ci sono sempre molte persone alla ricerca di una buona dieta da seguire per poter dimagrire. Perdere peso non è così facile. Bisogna armarsi di una buona e forte volontà, bisogna essere decisi, farlo per i motivi giusti e poi essere sempre costanti. Soltanto in questo modo si avranno dei risultati. Ovviamente l’ideale sarebbe non fare da soli, ma farsi guidare da un nutrizionista che possa essere in grado di fare un regime alimentare perfetto.
Una delle tante diete che esistono e che desta molta curiosità e la dieta Blackburn, si chiama così perchè è stata ideata dal dottore americano John Blackburn. Il professore l’ha ideata negli anni Settanta per poter permettere alle persone di combattere l’obesità e il sovrappeso. Tuttavia, si tratta di una dieta iperproteica, con grandi restrizioni. Quindi, non tutti possono farla.
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Non tutti sono abbastanza forti da seguire questo regime alimentare, ma anche quando si affronta c’è sempre bisogno di un controllo costante da parte di un esperto. Vediamo qui di seguito di cosa si tratta e come funziona.
Dieta Blackburn: come perdere peso in modo localizzato
Questa dieta, in particolare, riesce a far perdere peso ma riesce a farlo fare anche in modo localizzato. Questo è molto utile soprattutto per le donne che spesso hanno necessità di perdere peso principalmente sulle gambe o sui glutei. Si tratta di un metodo veloce per perdere chili in eccesso, ma è fortemente sconsigliata per le donne in gravidanza, per chi soffre di malattie renali e per chi fa sport.
Consiste in un breve periodo ed è caratterizzata da 3 fasi:
Fase 1: della durata di tre giorni prevede eliminare completamente i carboidrati. È una fase molto difficile, il corpo inizia ad essere debole senza l’assunzione abituale di carboidrati, inizia ad attingere dal glucosio e ci si può sentire affamati e molto stanchi;
Fase 2: inizia dal terzo giorno al ventesimo e prevede la formazione dei corpi chetonici, derivati dei lipidi ma con caratteristiche che li avvicinano agli zuccheri;
Fase 3: mantenimento. Significa che da questo momento in poi bisogna regolare i pasti in modo da non assumere nello stesso pasto carboidrati e proteine e assumere frutta lontano dai pasti.
Principalmente si devono mangiare alimenti molto proteici e molte verdure. A questo proposito andranno bene le carni rosse e bianche, il pesce (ma non quello particolarmente grasso come il salmone). Come verdure sono previste insalata, broccoli, spinaci, asparagi, porri, soia, melanzane e zucchine. Anche queste contengono molte proteine ma la dieta prevede l’assunzione di integratori aggiuntivi.
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In questo modo si perderanno velocemente i grassi e si riuscirà a mantenere la massa magra. Tuttavia, lo ripetiamo, non è una dieta per tutti e bisogna essere necessariamente seguiti da un professionista per farla.