La nuova ricerca riguardante la longevità della vita umana, riguarda proprio la retina. La domanda da porre è: essa può prevedere il futuro? Ecco lo studio.
Il mistero che affligge l’essere umano è sapere chi vive più a lungo, chi no e come tale rapporto potrebbe essere modificato. È un enigma che da tempo cattura gli scienziati e studi e ricerche non sono mancati. Negli ultimi anni soprattutto, le ricerche hanno fornito indizi affascinanti sul cercare di dare risposte sulla longevità dell’essere umano. Sembra poi che un nuovo studio abbia scoperto un potenziale indicatore in grado di prevedere per quanto tempo si vive attraverso un semplice esame della vista.
La retina è una membrana fondamentale per la vista, posta nella parte superiore dell’occhio e che contiene cellule fotosensibili e una minuscola rete di vasi sanguigni. Essa potrebbe essere un fattore determinante per sapere quanto tempo si vive. Infatti le cellule della retina con l’avanzare dell’età si deteriorano, è un processo naturale. Secondo lo studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology, le persone con la retina “più vecchia” della loro età effettiva, sono più vicine alla fine della loro vita.
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La ricerca sulla retina correlata alla longevità della vita
Lo studio ha coinvolto più di 45.000 adulti di età compresa tra 40 e 69 anni ed è durata più di 10 anni. Ad ogni persona è stata scansionata la propria retina e i ricercatori, in seguito, hanno confrontato l’età biologica di ciascuna retina con l’età effettiva del soggetto. Hanno così rilevato che molti partecipanti avevano un divario di età retinico.
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Grandi divari nell’età della retina sono stati poi associati ad un rischio di morte dal 49% al 67%, più alto di qualsiasi altra causa diversa da malattie cardiovascolari e cancro. La retina contiene una rete di piccoli vasi sanguigni che sono cruciali per la vista e diversi studi, incluso quest’ultimo, suggeriscono che i vasi sanguigni sono correlati anche alla salute del cervello e al sistema circolatorio in generale.