Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cous cous biologico per allergene non correttamente dichiarato. Tutti i dettagli.
Il Ministero della Salute lancia una nuova allerta alimentare richiamando un lotto di cous cous biologico dal mercato. Il motivo è dovuto alla presenza di allergeni non dichiarati in etichetta che potrebbero danneggiare i consumatori. Tutti i dettagli.
Dopo un test a campione, il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cous cous biologico a marchio Nuova terra per presenza di allergene senape non dichiarato in etichetta.
Si tratta di un prodotto in vendita solo nei supermercati Coop, ma il richiamo è rivolto a tutti coloro che possiedono già il lotto numero: L1021821, con termine minimo di conservazione al 28/02/2023. Si tratta del secondo richiamo di cous cous biologico da parte del Ministero della Salute. A scopo precauzionale, si raccomanda, specialmente ai soggetti allergici, di non consumare il prodotto contaminato onde evitare effetti indesiderati.
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La presenza di allergeni non dichiarati in etichetta è una tra le maggiori cause di richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute. In ogni prodotto, l’azienda produttrice è tenuta ad indicare: tutti gli ingredienti presenti, eventuali sostanze allergeniche, data di scadenza e origine dell’alimento in commercio.
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In particolare la senape viene utilizzata nell’agricoltura e nell’industria alimentare sotto forma di semi. Questi si ritrovano spesso in salse, condimenti, oli e spezie. Le tipologie di senape impiegate maggiormente sono: bruna, gialla e nera.
L’allergia alla senape è fortemente in crescita negli ultimi anni, ma perché si utilizza così tanto? La senape ha delle proprietà fungicide e antibatteriche e impedisce la proliferazione di agenti patogeni ed infezioni nelle colture. Per questo motivo, molti agricoltori biologici ne usufruiscono alternativamente all’impiego di sostanze chimiche.
Recentemente, sono stati numerosi i casi di senape occulta nel grano la quale ha contaminato diversi prodotti, tra cui moltissimi marchi di pasta e farina. Nello specifico, gli agricoltori utilizzano la senape per la tecnica di sovescio: ovvero il nutrimento del terreno senza l’utilizzo di elementi chimici. Una delle ultime allerte dal Rasff riguarda grano e farine italiane, prodotte nel 2021, nelle quali potrebbero esserci tracce, potenzialmente rischiose, di semi di senape.