L’Aloe vera ha infinite proprietà, ecco perché ognuno di noi dovrebbe averla, per chi ha la fortuna di poter coltivare questa pianta voglio svelare tutti i segreti su come fare.
L’aloe vera (Aloe barbadensis Mille), pianta della famiglia delle Aloeacee, è da tutti conosciuta per le sue proprietà. Utilizzata soprattutto come crema nel campo della cosmesi naturale per le sue proprietà lenitive, infiammatorie e depuratrici, ma anche nel campo dell’alimentazione. Forse questo secondo utilizzo è meno conosciuto ma altrettanto efficiente.
L’Aloe si può trovare in commercio sotto forma di capsule, succo o gel. Quest’ultimo viene molto spesso utilizzato in dermatologia per riparare l’epidermide e dare sollievo alle bruciature superficiali.
Per questi motivi e per tanti altri può essere molo utile sapere come coltivare l’Aloe vera e mettere in pratica qualche prezioso suggerimento in merito.
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Nel corso degli ultimi anni l’Aloe vera ha spopolato sempre più e i motivi li abbiamo visti. Se possedete un giardino potete fare un investimento e coltivare qualche pianta di Aloe vera. Ma anche se non lo possedete potete benissimo coltivane una in casa. Vediamo in che modo e come fare per prendersene cura.
Come tutte le altre piante, se vogliamo fare in modo che la nostra Aloe vera cresca rigogliosa allora dobbiamo fare attenzione ad alcune cose fondamentali. Prima di tutto il terreno. La pianta deve essere infatti piantata nel terreno se vogliamo che cresca nel migliore dei modi. Se però non possedete il giardino e non volete esporla al freddo gelido dell’inverno allora potete coltivarla in un grande vaso.
Il terreno ideale è quello leggermente drenante e acido, ecco perché è l’ideale mettere della ghiaia (almeno 2-3 cm) sul fondo del vaso per fare in modo che l’acqua in eccesso venga assorbita ed evitare in questo modo di far marcire le radici. Oltre al terreno, altro aspetto molto importante è l’esposizione. Nel caso specifico dell’Aloe, essendo una pianta di origine africana, ha bisogno di essere esposta alla luce diretta e di un clima secco e caldo (la temperatura ideale è tra i 18 e i 30 gradi). È per questo motivo che in inverno deve essere riparata, perché soffre molto il freddo e l’acqua presente nelle foglie congelerebbe causando di conseguenza la morte dell’intera pianta.
Infine, ultima cosa importantissima da valutare è l’innaffiatura. Nel caso dell’Aloe è meglio che venga innaffiata ogni 15 giorni, facendo attenzione a che non si creino ristagni. L’acqua nel sottovaso potrebbe infatti far marcire le foglie che invece contengono un gel prezioso. Questo può essere utilizzato per usi terapeutici, però si può estrarre solo dalle piante che hanno almeno 3 anni.
Per ottenerlo è molto semplice. Recidete la foglia partendo dal basso e poi incidetela lungo il contorno con un coltello. Assicuratevi di eliminare la parte dotata di spine e quando lo avrete fatto tagliate la foglia in un punto per fare uscire il gel. Fate attenzione però, perché le foglie, oltre al gel, contengono al loro interno anche l’aloina, una sostanza che può avere effetti lassativi se ingerita. Ecco perché deve essere eliminata durante l’estrazione.
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Questo solamente se vogliamo assumere il succo di Aloe. se invece vogliamo utilizzare il prodotto in altri modi allora questa sostanza non ci deve interessare. Infine potete conservare il gel ottenuto in frigorifero per due settimane, racchiuso in un barattolo di vetro sigillato.