Tromboembolia e cancro: eventi trombotici come complicanza del tumore

Qual è la relazione tra cancro e tromboembolia? Ecco quando le complicanze del tumore potrebbero provocare l’insorgenza di una malattia tromboembolica.

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La tromboembolia potrebbe insorgere nei pazienti affetti da cancro. Scopriamo insieme cosa c’è da sapere sulla prevenzione, sui sintomi per riconoscere tempestivamente questa complicanza e sulle modalità di intervento migliori da mettere in pratica.

Il legame tra cancro e tromboembolia

In media, una persona affetta da tumore su tre può andare incontro ad eventi trombotici.

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I pazienti con il cancro, infatti, hanno da quattro a sette volte più probabilità di sviluppare tromboembolismo rispetto ai pazienti non-oncologici.

La trombosi è la conseguenza della formazione di un coagulo di sangue, anche noto come trombo, all’interno di un vaso sanguigno.

Esso ostacola la circolazione del sangue nel vaso, provocando la morte dell’organo verso cui il fluido era diretto.

Quando il trombo si frammenta in porzioni più piccole dà vita ad emboli che, attraverso il sistema cardiocircolatorio, possono raggiungere qualsiasi organo del corpo.

Quando la formazione dei coaguli è causata dalla presenza di un tumore, essi generalmente interessano le gambe e i polmoni. Inoltre, possono essere colpiti l’addome e le braccia in minor misura.

Non tutte le tipologie di cancro sono soggette a questa complicazione.

Tra i tumori con un elevato rischio trombotico ci sono quello al pancreas, ai polmoni, cervello, reni, utero e ovaio, in particolare a stadi avanzati della malattia.

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I sintomi della tromboembolia

Quali sono i principali sintomi con cui si manifesta la tromboembolia?

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Riconoscere i segni precoci di questa patologia può non essere semplice, perché cominciano a manifestarsi quando si sono già sviluppate complicazioni più severe.

In caso di tromboembolia polmonare, tra i segnali di allarme più comuni ci sono:

Qualora i trombi interessino le gambe, invece, nella zona colpita si manifestano:

  • Intorpidimento;
  • Arrossamento;
  • Gonfiore;
  • Sensazione di calore.

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Prevenzione e trattamento degli eventi trombotici

Il trattamento per la tromboembolia prevede il ricorso a farmaci anticoagulanti.

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La loro azione permette di inibire la coagulazione del sangue causata dalla malattia.

La prevenzione è fondamentale per una diagnosi precoce. Per questo, è indispensabile conoscere i sintomi della tromboembolia, in modo da riconoscerla tempestivamente.

Inoltre, è altrettanto importante che il proprio stile di vita sia sano e attivo, poiché sovrappeso e obesità rappresentano ulteriori fattori di rischio.

Infine, alle donne è sconsigliato l’uso di estroprogestinici, che potrebbero aumentare la possibilità che si verifichi un evento trombotico.

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