Catarro ed influenza, attenzione alla qualità dell’aria di casa: determinate condizioni infatti potrebbero rallentare notevololmente la guarigione
Anche in tempo di covid ed omicron, anche in tempi di mascherine ed isolamento, seppure se ne parli di meno, l’influenza stagionale ancora esiste. E checché se ne dica di influenza ci si ammala ancora, grandemente. I sintomi sono i soliti: febbre alta, catarro, infiammazione delle vie respiratorie superiori. Che poi sono gli stessi sintomi di omicron: in questo caso il discrimine è solo il tampone, magari molecolare, che è più affidabile.
Esclusa la triste ipotesi di non essere positivi, possiamo dire: sì, ho l’influenza. Questa, lo sappiamo, passa in maniera autonoma- nei casi non gravi- nel giro di poco meno di una settimana. O almeno, passa la febbre: l’infiammazione, il fastidio alla gola e il catarro potrebbero avere tempi di ripresa più lunghi.
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Per questo, anche quando la febbre ci è passata- e già questo ci fa sentire rimessi al mondo- dobbiamo avere premure ancora per un po’. Evitiamo per prima cosa di esporci al freddo, beviamo bevande calde, consumiamo caramelline al miele- il miele, si sa, per queste cose è una mano santa. Possiamo aiutarci anche per spruzzini a base di propoli e altro.
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Ma facciamo attenzione: una delle cause che possono impedirci di guarire può essere legato alla nostra casa. Soprattutto ora che è Inverno, è molto probabile che in casa i riscaldamenti siano accesi. I termosifoni hanno l’effetto collaterale di “asciugare” l’aria; ora, l’aria secca rischia di irritare ancora di più gola e naso. Per evitare questa situazione, possiamo comprare dei deumidificatori da mettere accanto ai termosifoni.