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Sali di Epsom per le piante: tutte le proprietà, l’utilizzo e i consigli

Pubblicato da
Raffaella

L’importanza dei Sali di Epsom per le piante, tutte le spiegazioni in merito a questo trattamento. Vediamo se e quando utilizzarli.

(Foto Pixabay)

I sali di Epsom o anche detti sali inglesi, devono il nome alla loro città d’origine, in Inghilterra.

Per lo più trovano il loro maggiore impiego nei rimedi di bellezza per pelle e capelli ma anche per l’azione fortemente purgante e, a dosaggi inferiori, come lassativi.

L’uso di questi Sali, oramai da secoli, si è fatto spazio anche nel giardinaggio ed esiste da molte generazioni. Ma funziona davvero e, se sì, come? Per quale motivo mettere i sali di Epsom nelle piante? Scopriamo insieme, l’importanza dei Sali di Epsom per le piante.

Cosa sono e dove vengono utilizzati

I Sali di Epsom, altro non sono che magnesio solfato eptaidrato, un minerale naturale che può essere prodotto anche artificialmente.

(Foto Pixabay)

I Sali di Epsom somigliano a dei cristalli e il colore può variare dal bianco, al verde, al rosa a seconda della presenza di metalli.

Sono in grado di procurare benefici per buona parte del corpo:

  • sgonfiare eventuali edemi;
  • possono essere usati per fare bagni caldi rilassanti e drenanti (grazie al contenuto in magnesio);
  • ammorbidire la pelle ruvida dei talloni ed eliminare i cattivi odori e gonfiori;
  • combattere la produzione di sebo in eccesso e la forfora;
  • dare sollievo in caso di scottature dovute al sole;
  • depurare il fegato;
  • combattere (in modo naturale) la stitichezza senza irritare la mucosa dell’intestino.

Questi appena elencati sono i principali impieghi dei Sali di Epsom, tuttavia in questo articolo andremo a suggerirvi un uso diverso di questo minerale, ovvero l’importanza dei Sali di Epsom nelle piante.

Sali di Epsom nelle piante: l’importanza

Per fertilizzare le piante in vaso, in giardino o nell’orto, per combattere i parassiti da numerose piante, la soluzione a tutto questo, ha un solo nome: “Sali di Epsom”.

(Foto Pixabay)

L’uso dei Sali di Epsom nel giardinaggio non è la scoperta del secolo o almeno di questo secolo, in quanto sono generazione che ben conoscono questo “segreto”.

I Sali di Epsom sono costituiti da solfato di magnesio idrato (magnesio e zolfo), che è importante per la crescita sana delle piante.

Il magnesio consente alle piante di assorbire meglio sostanze nutritive preziose, come azoto e fosforo. Inoltre, il magnesio migliora notevolmente la capacità di una pianta di produrre fiori e frutti.

Aiuta anche nella creazione di clorofilla, che è vitale per la fotosintesi.

È possibile, innaffiare le piante con i sali di Epsom basterà sostituirlo semplicemente per l’irrigazione regolare una o due volte al mese.

La maggior parte delle piante può essere nebulizzata con una soluzione di 2 cucchiai (30 ml) di sale Epsom per litro d’acqua una volta al mese. Per un’irrigazione più frequente, a settimane alterne, riducila a 1 cucchiaio (15 ml).

Tuttavia, prima di utilizzare questi Sali è fondamentale testare il terreno per verificare se è carente di magnesio.

Sappiate che esistono piante come rose, pomodori e peperoni, che richiedono molto magnesio e, quindi, sono generalmente annaffiate con i Sali di Epsom ma ci sono anche piante come i fagioli e le verdure a foglia, che pur crescendo in terreni con bassi livelli di magnesio, produrranno ugualmente e bene.

 

 

 

Raffaella