Chi soffre di diabete non deve per forza rinunciare alla pasta, c’è un tipo che il diabetico può mangiare ed è la migliore in questo caso.
Il diabete è una malattia molto diffusa che comporta alti livelli di glicemia nel sangue, per la concentrazione di glucosio. Questo dovrebbe essere regolato dall’insulina, ma è proprio in questo ormone che potrebbe verificarsi un’anomalia. Le persone affette da questo disturbo devono stare sempre attente al loro livello di glucosio nel sangue e comportarsi di conseguenza.
Oltre a seguire le indicazioni del medico e i farmaci appositi, bisogna assolutamente condurre una vota regolare sia sotto il punto di vista dello stile, tenendosi in movimento, sia dal punto di vista dell’alimentazione. Per la salute quest’ultima è davvero fondamentale. Ma un diabetico non deve rinunciare per forza a tutto. Certo, deve limitare fortemente sia gli zuccheri che i carboidrati, ma un po’ di pasta la può mangiare.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Diabete: l’insonnia potrebbe essere una delle cause principali
Sarebbe davvero assurdo non poter più gustare il piatto principale d’Italia, non è vero? C’è un tipo di pasta che si può assumere perchè con bassi livelli di glucosio. Vediamo di che cosa si tratta nello specifico.
Diabete: la pasta migliore che si può mangiare
Chi ha il diabete può comunque mangiare un po’ di pasta se questa è stata prodotta dalla semola. Questa pasta, infatti, ha un apporto glicemico inferiore a quella tradizionale. Inoltre, ha una quantità più elevata di fibre. Queste hanno un ruolo fondamentale nell’organismo perchè rallentano l’assorbimento di zuccheri e carboidrati.
Questa, dunque, è la pasta migliore, di semola e di semola di grano duro, per chi soffre di diabete. Inoltre, anche chi non ne soffre può mangiarla per cercare di prevenire il diabete, soprattutto quello di tipo 2. Naturalmente queste sono solamente indicazioni in generale basate sulle informazioni delle sostanze alimentari come può essere la pasta. L’importante è che prima di fare qualsiasi cosa sentiate comunque il parere di un esperto.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Pasta al pomodoro, la produzione è a forte rischio: “Crisi nerissima”
Lo stato di salute, anche se si tratta della stessa malattia, varia di persona in persona e deve essere il medico oppure il nutrizionista a dare indicazioni precise sul tipo di alimentazione da assumere per contrastare i disturbi.
