Raccolta differenziata: come risolvere i dubbi sulla carta

Ammettetelo, almeno una volta nella vita la raccolta differenziata vi ha fatto venire dei dubbi, specialmente quando si tratta della carta. Ma sono sicura che d’ora in avanti non avrete più problemi.

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Raccolta differenziata (Pixabay)

Plastica, vetro, indifferenziato, umido o carta? La scelta sembra banale quando in mano abbiamo un contenitore in plastica, un cartone oppure una bottiglia in vetro. In alcuni casi, invece, specialmente la carta, la scelta è più difficile e molte volte avete rischiato di sbagliare contenitore.

Tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con questo dilemma almeno una volta nella vita. Eppure riciclare è davvero importante e nel nostro piccolo possiamo fare molto per il Pianeta. Ecco perché vale la pena di imparare come classificare al meglio i rifiuti e sono certa che qualche suggerimento vi farà comodo, specialmente quando si tratta della carta.

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I dubbi della raccolta differenziata: come risolverli

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Cassonetti dell’immondizia (Pixabay)

La raccolta differenziata è davvero importante perché permette di dare nuova vita a tutti i materiali che non usiamo più. Molti di questi, infatti, possono essere riciclati più e più volte ed è davvero un peccato sprecare queste possibilità per un semplice errore.

Trattandosi di un comportamento corretto e responsabile per diminuire l’impatto che hanno i nostri rifiuti sul Pianeta, è bene attenersi a tutte le regole e imparare come classificare i rifiuti. Se ci focalizziamo sulla carta, ci renderemo conto che l’errore sta dietro l’angolo. Infatti non tutto ciò che pensiamo sia carta oppure che contiene la parola “carta” nel nome allora deve per forza andare nel cassonetto della carta. Vediamo dunque quali sono gli errori più comuni che tendiamo a fare quando ricicliamo questo materiale.

La carta può essere di diversi tipologie ed è per questo che molto spesso ci trae in inganno. La carta da regalo plastificata, ad esempio, non sempre può essere riciclata perché non è fatta solo di carta. Nella maggior parte dei casi si compone di un materiale misto costituito da plastica e carta, che poi è ciò che gli conferisce quell’aspetto lucido. Ecco che in questo caso il rifiuto non deve andare nella carta, bensì nell’indifferenziato.

C’è poi la carta da forno. Questa è certamente fatta di carta però è anche rivestita da una patina oleosa che non le permette di essere riciclata. Inoltre, dopo l’utilizzo è difficile che non si sporchi. Ecco perché anche questa deve andare nell’indifferenziato. Ma lo sapete che in commercio esiste anche la carta da forno lavabile? Se non volete creare troppi rifiuti questa può essere una valida soluzione.

Arriviamo ora alle ricevute e agli scontrini. Ora vi svelo una cosa che magari vi lascerà a bocca aperta. Scontrini e ricevute sembrano fatti di carta ma in realtà non lo sono. Si tratta invece di una carta termica che contiene molte componenti, tra cui una sostanza chimica nota come “bisfenolo A”, che può essere dannosa per la salute. Ecco perché, anche in questo caso, questi rifiuti devono andare nell’indifferenziato. Lo stesso discorso vale anche per i biglietti dei mezzi pubblici.

Anche i tovaglioli e la carta assorbente vanno nell’indifferenziato (o nell’umido se si tratta di carta bianca), dato che nella maggior parte dei casi entrano in contatto con il cibo o con l’acqua. Passiamo poi ai cartoni della pizza, che avranno fatto dannare gli amanti del cibo italiano per eccellenza. Questi contenitori, infatti, nonostante siano fatti al 100% di carta, non possono essere riciclati perché molto spesso vi rimane sopra l’olio, il sugo e altri avanzi che tendono a sporcarli.

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Infine, anche i Post-it, così come gli scontrini e le ricevute, non sono fatti interamente di carta. Questi hanno una parte adesiva composta da sostanze chimiche. Ecco perché non possono essere riciclati. Allora, avete ancora qualche dubbio in merito alla carta? Spero proprio di no.

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