Le chiacchiere e il sanguinaccio sono due dolci tipici del Carnevale a Napoli che grazie alla loro bontà sono ormai diventate un must in tutta Italia
Il periodo del Carnevale, in particolare il Martedì grasso, è per antonomasia il momento in cui ci si abbandona ai piaceri del palato. In questo Napoli è senza dubbio una delle città che più di tutte riesce a dare il meglio di sé a tavola.
Proprio quando la maschera di Pulcinella è alla sua apoteosi Parthenope regala due delizie che hanno la capacità di preparare il corpo e lo spirito alle settimane della Quaresima.
Le chiacchiere, conosciute in tutta la Penisola ormai anche come bugie e graffe, trovano il matrimonio perfetto con il sanguinaccio nel quale vanno rigorosamente intinte.
Una vera e propria esplosione di gusto che di solito arriva alla fine di pranzi luculliani a base di lasagne, polpette al sugo e carne di maiale. Anche se per tali delizie resta sempre un po’ di spazio.
Per preparare le chiacchiere munitevi di pochi semplici ingredienti e di tanta voglia di mettere le mani in pasta. In questo modo potrete gustare una delizia la cui origine si fa addirittura risalire ai tempi degli antichi romani che pare distribuissero dolci fritti al popolo durante i Saturnali.
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La ricette delle chiacchiere e del sanguinaccio
I napoletani hanno, in barba ai propri antenati, deciso di attribuirsi la nascita delle chiacchiere che sarebbero uscite dall’olio bollente proprio nella città del sole. A “commissionare” questo straordinario dolce sarebbe stata la Regina Margherita di Savoia che durante un suo soggiorno all’ombra del Vesuvio richiese un dolce che rispecchiasse la sua personalità che sarebbe stata appunto golosa e chiacchierona.
INGREDIENTI
- 500 g di farina
- 50 g di burro fuso
- 20 g vino bianco
- 2 tuorli
- Olio di arachidi
- 130 ml di latte
- 50g di zucchero a velo
- limone e sale
PROCEDIMENTO
Ponete la farina sul vostro piano di lavoro e create il classico buco al centro e inserite la scorza grattugiata di limone, i due tuorli d’uovo, il burro fuso e lo zucchero a velo. Iniziate quindi a lavorare l’impasto a mano aggiungendo il latte e il sale fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
A questo punto avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciate riposare il panetto in frigo per circa 2 ore passate le quali potrete stenderlo con l’ausilio di un matterello oppure di una macchina. È importante che le sfoglie ottenute siano di circa dello spessore di 1 mm. Fatto questo passaggio fondamentale non vi resterà che tagliarle a strisce rettangolari usando un tagliapasta dentellato.
Affinché le sfoglie possano cuocersi in modo ottimale è necessario fare un piccolo taglietto al centro dei rettangoli di pasta. Ora non vi resterà altro che friggere le vostre chiacchiere in abbondante olio bollente per circa 30 secondi a lato fino a quando non saranno diventate del giusto colore.
Lasciate che l’olio si asciughi adagiandole su una carta da cucina e che si raffreddino prima di spolverarle con lo zucchero a velo.
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Per rendere massima giustizia alla chiacchiere occorre però accompagnarle con il famosissimo sanguinaccio. Questa crema di cioccolato prende il nome da un ingrediente che in passato veniva usato per la sua preparazione ovvero il sangue di maiale. Tale elemento è stato poi eliminato quando a partire dal 1992 non è stato più possibile adoperarlo.
INGREDIENTI PER IL SANGUINACCIO
- 500 ml di latte
- 200 g di zucchero
- 80 g di cacao amaro
- 120 g di cioccolato fondente
- 50 g di amido di mais
- 30 g di burro
- 50 g di cedro
- Cannella q.b.
PROCEDIMENTO
In una ciotola unite lo zucchero, il cacao, la farina, la cannella e l’amido di mais. Aggiungete quindi il latte mescolando energicamente per evitare che vadano a formarsi dei grumi fino a quando non il composto non diventerà lucido.
A questo punto versatelo in una pentola e lasciatelo cuocere a fuoco basso inserendo il burro, il cioccolato fondente e il cedro mescolando con un mestolo fino a che non avrete ottenuto una crema lucida.
Versate il composto in una pirofila e lasciatelo raffreddare prima di gustarlo intingendo le vostre chiacchiere.
