Il caffè è vittima di falsi miti da tanto tempo e non sempre si sa qual è il modo corretto di conservarlo. Vediamo qualche informazione a riguardo.
Moltissime persone amano acquistare il caffè il polvere o in chicchi e poi dedicarsi alla sua preparazione circondati dal suo inconfondibile aroma. Ma ci sono degli evidenti punti deboli in questo. Ad esempio, capita dopo pochi giorni che perda il suo aroma. Sulle confezioni spesso si trova la scritta di conservarlo in un luogo fresco e asciutto.
Ma si tratta di un prodotto davvero complesso. Pensate che la metà degli aromi presenti nel caffè in chicchi si degrada nel giro di un paio di giorni, la metà di quelli presenti nel caffè macinato in due ore dall’apertura, per non parlare di quando il caffè si trova nella tazzina: in due minuti gli aromi si perdono. Ma allora, qual è il modo giusto di conservarlo?
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Su questo argomento si sono diffuse delle abitudini e delle pratiche che, purtroppo, non sono efficaci o sono completamente sbagliate. Vediamo qui di seguito i cosiddetti “falsi miti” e come conservarlo, invece, nel modo più giusto.
Diciamo subito quali sono i falsi miti che si sono diffusi per la conservazione del caffè. Tanti avranno sentito che bisogna aggiungere alcune gocce di limone, oppure una fetta di mela, un tappo di sughero, o metterlo addirittura nel freezer. Nessuna di queste pratiche è corretta. Inoltre, in generale non andrebbe nemmeno bene tenerlo in frigorifero.
La soluzione corretta risiede nel prendere, innanzitutto, delle confezioni piccole in modo da non tenerlo aperto per giorni ma consumarlo in breve tempo. Poi bisogna fare attenzione principalmente a due aspetti:
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Si può ricorrere al frigorifero solo quando la temperatura è veramente tanto alta, come in qualche giorno d’estate. A quel punto potete metterlo nei ripiani alti, ma ricordate che bisogna farlo in occasioni straordinarie e che non andrebbe bene per la sua conservazione ottimale.