La fame aumenta quando anche la vista è stimolata, presentare bene un tagliere con formaggi e salumi è essenziale: ecco gli abbinamenti migliori.
La fame aumenta quando anche la vista è stimolata, presentare bene un tagliere con formaggi e salumi è essenziale: ecco gli abbinamenti migliori. Fa parte della tradizione culinaria italiana e, bisogna ammetterlo, è una delle cose più buone al mondo. Un bel tagliere con affettati e formaggi è la fine del mondo, pronto a saziante ogni tipo di palato.
La scelta delle materie prime e il loro abbinamento, però, è importante. Anche il tagliere è un arte che va servita secondo una certa organizzazione. Non è proprio salutare, ma ogni tanto uno strappo alla regola si può anche fare. Vediamo come abbinare i giusti sapori e come arricchire il nostro tagliere per servirlo a eventuali ospiti.
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Con un tagliere di salumi e formaggi ci si può sfamare alla grande. Ma deve essere ben fatto. In realtà, questo piatto nasce come antipasto, per saziare temporaneamente il senso di fame, prima dei pasti. Nel tempo, però, al posto di spiluccare di qua e di là si è pensato di organizzare meglio il piatto e di servirlo anche come pranzo o cena.
Spesso, sul tagliere si portano i sapori di un territorio, prodotti locali, e perciò varia da città in città. È anche questo il bello di questo piatto, arricchito poi da salse e marmellate particolari. Innanzitutto, occorre ricordare che esistono due tipi di affettati, i crudi e i cotti, che in teoria non andrebbero mai messi insieme in modo confuso. Tra i crudi troviamo prosciutto, speck, il salame o la lonza. Tra i cotti troviamo la mortadella e il prosciutto cotto.
Secondo i migliori chef, questi affettati non si dovrebbero mischiare, inoltre, questi andrebbero disposti senza essere sovrapposti. Gli affettati andrebbero presentati secondo la loro stagionatura, ad esempio, i salumi dolci andrebbero assaggiati per primi rispetto a quelli piccanti, e via dicendo. Da abbinare ai salumi, abbiamo i formaggi, anche questi squisiti e per tutti i gusti.
Anche i formaggi andrebbero disposti secondo la stagionatura. Su un tagliere ne andrebbero serviti, al massimo, sei varietà: due stagionati, due di media stagionatura e due freschi. I formaggi stagionati si possono servire a cubetti e si devono posizionare in cerchio, partendo da quelli più dolci per poi arrivare a quelli più stagionati, dal sapore forte.
Il principio è, dunque, lo stesso che per i salumi: si parte sempre ad assaggiare il cibo più delicato, per poi passare, mano a mano, a gusti sempre più intensi. Se si incomincia dai sapori forti, poi non si percepiscono i sapori più delicati. Non resta che abbinare i sapori, ma come farlo? Esistono delle regole del gusto da seguire. Ad esempio, affettati dolci sono ottimi se accostati a formaggi forti, ben stagionati, mentre i cotti stanno bene con formaggi grassi e aromatici.
Occorre alternare i sapori, servirli a fasi alterne per sollecitare le papille gustative. Inoltre, non possono essere ignorate le salse, come marmellate o miele. Queste sono essenziali per la riuscita di un tagliere perfetto. Le salse arricchiscono i sapori e i profumi, e intensificano i sapori degli affettati e dei formaggi. Ad esempio, sul prosciutto crudo è eccellente la marmellata di fichi.
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Oltre alle salse, gelatine e confetture, i salumi stanno bene anche con la frutta o con le verdure grigliate. Un tagliere perfetto comprende anche frutta e verdura, per un trionfo di sapori davvero unico. Una degustazione completa da decorare con stuzzicadenti, cucchiaini, coltellini appositi per le bucce di formaggio e per le bucce della frutta. Insomma, un’esperienza sensoriale che la cucina italiana primeggia su tutto il mondo.