Secondo i risultati di uno studio, chi soffre di diabete può mangiare le patate, è una questione di quantità e di combinazioni: chiariamo il fraintendimento.
Secondo i risultati di uno studio, chi soffre di diabete può mangiare le patate, è una questione di quantità e di combinazioni: chiariamo il fraintendimento. C’è una specie di fraintendimento riguardo agli alimenti contenenti amido, come patate, pasta, pane o riso. Bisogna distinguere la differenza tra indice glicemico e carico glicemico.
C’è una bella differenza, perché non è detto che ogni cibo ad alto indice glicemico debba essere evitato dal diabetico. Dal lato opposto, invece, non è detto che un alimento a basso indice glicemico vada bene per chi soffre di diabete di tipo 2. Esistono molti dolci con indice glicemico medio-basso, eppure sono severamente sconsigliati. Ma allora cosa mangiare e cosa evitare?
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La quantità del cibo è fondamentale per il diabete
È tutta una questione di quantità, ad esempio, se si assumono 100 g di riso integrale, si otterrà lo stesso risultato sulla glicemia dell’assunzione di metà quantità di riso bianco con i gamberi. Inoltre, bisogna tener presente la combinazione dei cibi. Chi soffre di diabete può mangiare pasta e pane, riso e patate, nelle giuste dosi e combinazioni.
Ad esempio, si possono assumere questi alimenti, se accompagnati da cibi a basso indice glicemico: legumi, verdure, pesce e carne, latticini. È tutta una questione di proporzioni e di combinazioni, ciò è sfiancante per chi ne soffre, ma funziona in questo modo. Se pasta e patate, cioè un doppio carboidrato, deve essere evitata, il diabetico invece può mangiare patate con tonno e insalata. Una questione di equilibri.
Insomma, anche il diabetico può mangiare di tutto, basta che sappia organizzarsi le dovute limitazioni. Uno studio pubblicato sulla testata scientifica Clinical Nutrition conferma quanto detto, e ciò che il carico glicemico non è un parametro fisso. Il tutto è soggettivo e varia da persona a persona. Nello studio preso in considerazione, decine di pazienti diabetici di tipo 2 hanno dovuto pranzare e fare merenda con gli stessi alimenti per una più di una settimana.
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A cena, invece, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, un gruppo ha cenato con riso basmati e uno con patate. È stato scoperto che, durante la notte, chi aveva cenato con patate aveva una glicemia migliore. L’indice glicemico, perciò non è un parametro fisso.