Pochi sanno come cucinare la pasta per ridurre la glicemia, ma esiste un metodo di cottura specifico, amato anche dagli chef, dai benefici notevoli. Di cosa si tratta.
Quando si scopre di avere alti livelli di glicemia nel sangue, la maggior parte delle persone tende ad eliminare drasticamente i carboidrati dalla propria dieta: nulla di più sbagliato. Perché privarsi di un buon piatto di pasta, quando esiste un metodo di cottura della pasta specifico in grado di ridurre i livelli di glicemia? Di cosa si tratta.
Come cucinare la pasta in caso diabete: la cottura perfetta per chi soffre di glicemia alta
Chi soffre di diabete e livelli alti di glicemia nel sangue deve sempre fare i conti con alimenti a basso contenuto di zuccheri. La pasta è proprio uno di questi, infatti molti nutrizionisti suggeriscono il consumo di prodotti integrali.
Questo perché, durante la cottura prolungata della pasta, viene rilasciato l’amido contenuto al suo interno che influisce negativamente sull’assorbimento di glucosio. Ciò comporta un aumento considerevole di insulina nel sangue che va a peggiorare le condizioni di diabete. Tuttavia, esiste un metodo di cottura efficace e adatto anche per coloro che non vogliono rinunciare al piacere di un piatto di pasta, controllando l’indice glicemico.
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La cottura al dente: il segreto per tenere a bada la glicemia
Molti nutrizionisti consigliano di cuocere la pasta al dente poiché molto più salutare. In particolare, una cottura al dente e quindi croccante fuori e morbida dentro, consente alla pasta di non rilasciare parte del suo amido. Questo favorisce una riduzione sensibile dell’assorbimento di glucosio nel sangue, permettendo di controllare l’indice glicemico anche a chi soffre di diabete o colesterolo alto.
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Mentre una cottura “scotta” e quindi prolungata della pasta è sconsigliata in quanto rilascia il 90% del suo amido diventando quasi gelatina. Inoltre in molti sostengono che una cottura al dente contribuisca a conferire maggiore senso di sazietà, così da controllare il peso corporeo.
Per una cottura al dente perfetta, bisognerebbe attenersi ai tempi di cottura previsti dal tipo di pasta scelta e scolarla circa un minuto prima di quel limite. Non deve essere né cruda e quindi difficilmente masticabile, né scotta e gelatinosa, ma una giusta via di mezzo.