Può capitare a tutti di avere sonno durante le ore di lavoro: tre consigli che ci aiuteranno a tornare subito attivi e produttivi
Anche ai più stacanovisti sarà capitato di esclamare durante le ore di lavoro “me cala la palpebra” come ai messicani nello spot degli anni ’90 dell’Estathé. Soprattutto dopo la pausa pranzo è naturale avere sonno perché si inizia a digerire e durante questo processo gli organi chiamati in causa richiedono più ossigeno riducendo il flusso di sangue al cervello.
In linea generale si consiglia di mangiare qualcosa di leggero e soprattutto di dormire il giusto quantitativo di ore durante la notte. Per una persona adulta le 7-8 ore canoniche vanno più che bene ma capita di sentirsi ancora così assonati a causa di stanchezza accumulata. Il nostro lavoro potrebbe quindi risentirne nonostante il fidato caffè assunto proprio per darci una scossa dal torpore che può presentarsi anche in altre ore del giorno e non solo nel primo pomeriggio.
Uno dei suggerimenti che gli esperti danno è quello di camminare. Alziamoci dalla sedia dell’ufficio o lasciamo la macchina della fabbrica dove lavoriamo e facciamo una bella passeggiata magari all’aria aperta. Passeggiare aiuterà il cervello a ossigenarsi e farà bene anche alla muscolatura del corpo, che non è progettato per stare ore intere nella stessa posizione.
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Il primo dei tre preziosi consigli che magari non abbiamo considerato quando a lavoro dobbiamo affrontare un compito abbastanza difficile ma dobbiamo fare i conti con il sonno è sedersi o fare le nostre mansioni quotidiane in una zona molto illuminata. Potremmo magari spostare la sedia e la scrivania in modo che la luce dei raggi del sole ci arrivi meglio.
Sarebbe opportuno quindi lavorare vicino alla finestra così da prendere anche un po’ d’aria quando si deciderà di aprirla. Una delle prime cause del sonno è appunto lavorare in una zona poco illuminata.
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Se proprio non riusciamo a concentrarci per il sonno ci può venire in aiuto un piccolo gesto, ovvero fare un lungo e forte respiro anche per più volte al giorno. In questo modo doneremo più ossigeno al cuore e alla mente, visto che il flusso di sangue aumenterà andando a raggiungere il cervello. L’ossigeno è l’elemento che regola l’energia all’interno del nostro organismo.
L’ultimo prezioso suggerimento è di usare una lente di buona qualità per vedere meglio su un qualsiasi dispositivo elettronico. È risaputo infatti che computer, smartphone e tablet hanno influenzato anche i cicli di sonno delle persone. Arrivati a un certo punto sono proprio gli occhi e il nostro cervello a chiederci una tregua da tante immagini e informazioni che scorrono veloci sui vari display.