L’Ente ha stabilito che ci saranno dei rimborsi per spese in farmacia che riguardano l’acquisto di accessori indispensabili come le mascherine.
Rimborsi per spese in farmacia, potremo riottenere un ritorno economico da quelli che sono i nostri esborsi in ambito sanitario. Lo fa sapere l’Agenzia delle Entrate, consapevole del fatto che, da due anni a questa parte, sono aumentate le uscite riservate all’acquisto di mascherine mediche, gel igienizzante, di tamponi e simili.
La presenza costante della pandemia nelle nostre vite ha, tra le tante conseguenze, anche l’acquisto di accessori ormai indispensabili volti a garantire la sicurezza di tutti noi. I rimborsi per spese in farmacia tornano utilissimi se si considerano gli altri esborsi relativi al campo medico.
Basti pensare ai medicinali dei quali in diversi non possono fare a meno, oppure delle varie visite specialistiche. In molti casi quelli dell’oculista, del dentista, del logopedista e di altri, ed anche altre spese in farmacia passano per rimborsi più che graditi.
Ora l’Agenzia delle Entrate rende noto che l’acquisto in particolare dei tamponi e delle mascherine sarà soggetto a dei rimborsi. Si prevede una detrazione del 19% all’interno della propria dichiarazione per quegli accessori medici provvisti di apposito bollino di legge CE.
Il relativo scontrino o fattura dovrà però indicare al proprio interno sia che tale dispositivo sia conforme alle regole attualmente vigenti, sia l’identità del soggetto che affronta la spesa. Entrando più nel dettaglio, il documento fiscale rilasciato ad ogni spesa dovrà riportare il codice AD che serve proprio per certificare le spese relative ad accessori medici dotati di dicitura CE.
In alternativa possiamo conservare tutta la documentazione che riporta la marcatura CE per quegli accessori o dispositivi che fanno parte dell’apposito elenco presente nell’apposito elenco a firma del Ministero della Salute. Altrimenti ancora, bisognerà controllare la presenza della attestazione di conformità alle regole disposte dalla Commissione Europea.
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I rimborsi in questione concepiti dall’Agenzia delle Entrate ammontano al 19% della parte che eccede 129,11 euro. Ed oltre a mascherine e tamponi risultano detraibili anche esami di laboratorio e controlli medici, ma devono essere tracciabili.
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Fanno eccezione i controlli in farmacie e laboratori affiliati al Sistema Sanitario Nazionale. Le detrazioni riguarderanno i nuclei famigliari con Isee annuo non superiore ai 36mila euro.