In che modo va compiuto il conteggio che riguarda l’aumento delle pensioni, cosa che riguarda tutte le aliquote esistenti e che si è reso necessario.
Aumento delle pensioni, la cosa è ufficiale e riguarda tutti gli assegni mensili da percepire nel corso del 2022. La cosa sarebbe dovuta iniziare già a partire dal mese di gennaio, ma per ora non è così, a causa di un errore di calcolo da parte dell’INPS.
Tutto quanto dovrebbe essere demandato dal mese di marzo in poi, con i conguagli dovuti per gennaio e febbraio 2022 che verranno erogati in aggiunta. L’aumento delle pensioni deriva dalla necessità di adeguare le stesse all’inflazione ed al costo della vita, che sono aumentate durante gli ultimi mesi.
I motivi sono di diversa natura e riguardano in particolare l’inflazione salita al 3,8%, un valore che non si vedeva dalla crisi economica del 2008. Inoltre è schizzato verso l’alto anche il costo di alcuni beni di prima necessità, come i carburanti e gli almentari. Da qui la necessità di procedere con un aumento delle pensioni.
Aumento delle pensioni, il perché di questa scelta
Lo scopo principale di tutto ciò è proteggere dunque il potere d’acquisto, con l’aumento delle pensioni che ha anche un preciso nome in economia: il tutto viene chiamato “perequazione”. La decisione risale al 17 novembre 2021 e per il calcolo della maggiorazione bisogna aggiungere l’1,7% all’importo solitamente percepito con cadenza mensile.
Vanno prese in riferimento anche le fasce di reddito, con la rivalutazione così ripartita:
- 100% dell’inflazione per pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (fino a 2.062 euro);
- 90% dell’inflazione per pensioni comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo;
- 75% dell’inflazione per pensioni oltre cinque volte il trattamento minimo;
Come effettuare il calcolo
Trattamento minimo che, a partire dal 1° gennaio 2022, ammonta a 523,83 euro. Inoltre sono state introdotte quattro aliquote Irpef dall’inizio dell’anno nuovo, in sostituzione delle cinque precedente. Tali aliquote sono così calcolate:
- 23% per redditi fino a 15mila euro;
- 25% per redditi tra 15mila e 28mila euro;
- 35% compresi fra 28mila e 50mila euro;
- 43% che vanno oltre i 50mila euro;
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L’aumento delle pensioni nel dettaglio:
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- 8500 massimo di pensione all’anno: detrazione da 1880 a 1955 euro
- Pensioni tra 8.500 e 28mila euro all’anno: detrazione da 700 euro
- Pensioni tra 28mila e 50mila euro all’anno: detrazione di 700 euro da moltiplicare per quello che è il rapporto tra l’importo di 50mila euro, diminuito del reddito complessivo, e quello che è l’importo di 22mila euro;
- Infine pensioni comprese tra 25mila e 29mila euro: detrazione aumentata di 50 euro;
