Opzione Donna, chi può richiederla e quanto toglie dalla pensione

Alcune lavoratrici che rispettano dei precisi criteri possono avere accesso ad Opzione Donna per la fuoriuscita anticipata dal lavoro. Come funziona.

Opzione Donna come funziona nel 2022
Opzione Donna come funziona nel 2022 Foto dal web

Opzione Donna, la misura sarà presente anche nel 2022, con una proroga importante che riguarda la possibilità di fuoriuscire in maniera anticipata dal mondo del lavoro. Ovviamente bisogna agire attraverso un compromesso tra lo sfruttare questa alternativa e la contribuzione che farà seguito.

A chi interessa Opzione Donna? Alle lavoratrici dipendenti che abbiano almeno 58 anni di età e 35 di contributi. Potranno prendervi parte anche coloro che sono nate nel 1963 (59 anni di età e nate nel 1962 nel caso delle lavoratrici indipendenti, n.d.r.).

Lo ha confermato l’INPS, che ha anche aggiunto come tali requisiti devono essere necessariamente maturati entro il 31 dicembre 2021. La decorrenza della pensione richiede almeno dodici mesi da quando sono maturati i requisiti richiesti, qualora il trattamento pensionistico venga liquidato a carico di forme previdenziali di lavoratrici dipendenti. Altrimenti sono necessari 18 mesi nel caso delle autonome.

Ed Opzione Donna prevede, nel caso di quelle che hanno lavorato nella scuola e negli istituti AFAM di Alta Formazione Artistica e Musicale, prevede una decorrenza con partenza rispettivamente al 1° settembre ed al 1° novembre del 2022.

Opzione Donna, l’alternativa dell’APE per andare in pensione

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Per le lavoratrici dipendenti con pensione fornita dall’assicurazione generale obbligatoria e da altre forme affini sostitutive, bisogna fare decorrenza al 1° febbraio 2022. Per coloro che sono invece indipendenti la data da prendere il considerazione per Opzione Donna è il 2 gennaio 2022.

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La proroga al 2022 inserita in Bozza Manovra prevede anche una perdita di circa il 25-30% in pensione. Un compromesso decisamente importante da prendere in considerazione, alla luce del fatto che ad oggi l’età pensionabile ammonta a 67 anni.

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È comunque possibile usufruire anche dell’Assegno di pensione anticipata, il cosiddetto APE, che richiede di avere almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi versati. Nel caso delle donne è previsto uno “sconto” di sei mesi per quanto riguarda l’anzianità contributiva. Sconto che va assegnato per ogni eventuale figlio e fino ad un numero di quattro figli.

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