Burrocacao con protezione solare: allerta biossido di titanio, il marchio che lo contiene

Un test tedesco ha analizzato 21 burrocacao con protezione solare rinvenendo tracce di biossido di titanio. Qual è marchio maggiormente contaminato.

burrocacao biossido di titanio
(Foto Pexels)

La rivista tedesca Öko-Test ha effettuato un test a laboratorio su 21 marchi di burrocacao per controllare l’eventuale presenza di sostanze tossiche. Specie nei prodotti contenenti filtri UV per la protezione solare, è presente una sostanza particolarmente tossica e nociva: il biossido di titanio. Vediamo di cosa si tratta.

Burrocacao per le labbra: attenzione ai filtri UV e al biossido di titanio

Il burrocacao è un prodotto indispensabile per la cura delle labbra, sia d’estate che d’inverno. Quelli con i filtri UV garantiscono una protezione dai raggi solari completa che tuttavia nasconde delle insidie. A questo proposito, la rivista tedesca Öko-Test ha esaminato 21 marchi di burrocacao per controllarne la formulazione chimica e l’eventuale presenza di sostanze tossiche.

burrocacao biossido di titanio
(Foto Pexels)

Gli esperti hanno controllato le possibili problematicità nei filtri UV, i composti plastici e PEG. Solo 4 su 21 prodotti hanno superato il test, mentre tutti gli altri hanno ottenuto un risultato pessimo o discreto. Tra le sostanze anomale rilevate, che tuttavia si trovano spesso in farmaci e cosmetici, figurano:

  • paraffine: derivano dal petrolio e sono composte da oli minerali;
  • filtri UV chimici;
  • etilesil metossicinnamato;
  • benzofenone-3;
  • octocrilene;
  • composti organoalogenati;
  • biossido di titanio come colorante.

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Biossido di titanio: bandito nell’UE come additivo alimentare

Il biossido di titanio è una sostanza di origine minerale che si trova in molti farmaci e cosmetici. Si presenta attraverso la sigla E171 ed è noto soprattutto come additivo alimentare in caramelle gommose, salse e patatine. Già nel 2020, l’UE ha bandito ufficialmente l’impiego di questa sostanza per i suoi effetti cancerogeni.

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Ingerire il biossido di titanio, in quantità superiori alla norma (57 milligrammi al giorno) risulta particolarmente dannoso per la salute dell’uomo. Tuttavia, la pericolosità nel suo impiego come filtro UV in cosmetici e farmaci non è ancora stata ufficializzata. Oltre alla protezione solare, garantisce assorbenza e conferisce quel tipico colore bianco delle creme lenitive (ad esempio per i neonati).

I prodotti che contengono maggiormente biossido di titanio sono le creme solari, ricche di filtri UV minerali chimici. Nel test, sono circa 9 i burrocacao che possedevano biossido di titanio non dichiarato con la corretta dicitura “nano” e il peggiore appartiene al famoso marchio Labello. Il rischio dell’utilizzo di filtri UV chimici è quello di riscontrare malattie del sangue o allergie. Inoltre, se ingerito, il biossido di titanio presenta degli effetti cancerogeni.

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