C’è una sostanza che, se assunta ogni giorno, può ridurre il dolore articolare e le infiammazioni. Vediamo di che cosa si tratta.
Con l’avanzare dell’età le articolazioni subiscono un deterioramento, soprattutto quelle del ginocchio e dell’anca. Inoltre, ci sono delle malattie come l’artrite reumatoide e affini che vanno a peggiorare questa condizione oppure ad attaccare le articolazioni in persone giovani.
Purtroppo per questo tipo di malattie non c’è ancora una cura, tuttavia, si può andare ad agire sui sintomi. In particolare, sul dolore provato e sulla difficoltà di movimento delle articolazioni. Questo è un tratto che accumuna tutte le patologie osteoarticolari e che insorge anche con l’età avanzata.
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Una sostanza che potrebbe aiutare molto a trattare questi sintomi è la condroitina. Questa è una sostanza endogena che favorisce la crescita della cartilagine e ne previene la degenerazione. Diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia.
Dolore articolare: come ridurlo con la condroitina
Gli studi hanno evidenziato che l’uso continuato della condroitina può dare beneficio a chi soffre di malattie reumatiche e di osteoartrite. Un trattamento con questo farmaco (solfato di condroitina) andrebbe ad agire in diversi modi:
- Ritardare la diminuzione dello spazio articolare;
- Diminuire il dolore fino al 10%, soprattutto nel ginocchio;
- Migliorare la mobilità articolare.
- Migliorare la salute degli occhi;
La condroitina si assume per via orale in polvere, gel oppure compresse. La dose giornaliera raccomandata va da 800 e 2000 milligrammi. Tuttavia, possono insorgere anche degli effetti collaterali. Quelli riscontrati maggiormente sono i seguenti:
- Dolori addominali;
- nausea;
- mal di testa;
- squilibrio intestinale.
La ricerca ha stabilito che non ci sono particolari problemi per un’assunzione prolungata di questa sostanza. Si può arrivare anche a 6 anni. Naturalmente, queste sono le informazioni relative agli ultimi studi. In base al caso di ogni persona, poi, sarà il medico curante o il reumatologo a prescrivere la cura adatta.
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Anche se per questo tipo di malattie non c’è una cura, si stanno comunque facendo dei passi avanti per il trattamento dei sintomi. La ricerca non si ferma mai con la speranza di riuscire a trovare soluzioni sempre migliori fino ad una cura definitiva.