Di intolleranze alimentari ce ne sono molte, bisogna far caso ai sintomi: vediamo le intolleranze più diffuse e cosa comportano.
Di intolleranze alimentari ce ne sono molte, bisogna far caso ai sintomi: vediamo le intolleranze più diffuse e cosa comportano. Essere intolleranti a un determinato cibo, significa che si fa fatica a digerire e il nostro corpo reagisce con molto stress. Le intolleranze non sono pericolose, ma certamente comportano un gran fastidio, specie quando si presentano all’improvviso, subito dopo un pasto.
Quando c’è un’intolleranza, il nostro fisico reagisce sotto stress, dando alcuni segnali importanti. Questi sintomi sono abbastanza comuni, potrebbero essere collegati anche ad altri fastidi, ma avvengono sempre in fase di digestione. In questo caso, il corpo si affatica e non riesce a svolgere la suo corretta azione digestiva. Scopriamo i sintomi da intolleranze più diffusi e gli alimenti che danno maggior fastidio.
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Uno dei sintomi generati dall’intolleranza sono i gas intestinali. Dopo un pasto abbondante, magari ricco di fibre, è anche normale espellere gas. Ma quando questi diventano insistenti e anche dolorosi vuol dire che c’è qualcosa che non va. Ogni volta che si assume un determinato alimento e si ha una sensazione di pienezza e di gonfiore, allora potrebbe essere intolleranza.
Un altro sintomo potrebbe essere la diarrea. Se il nostro apparato digerente non funziona correttamente e sforza per digerire gli alimenti, allora reagisce così. La diarrea arriva spesso insieme all’influenza, ma questo non è il caso. Se siamo intolleranti a un certo cibo, questa avviene all’improvviso, durante la digestione.
Il mal di pancia è molto frequente e è spesso accompagnato dai gas intestinali. I crampi allo stomaco e alla parte addominali sono davvero fastidiosi. Stessa cosa il mal di testa, esatto, avete letto bene. Anche il mal di testa potrebbe rivelare un’intolleranza alimentare. Stessa cosa si può dire della stanchezza.
Se dopo un pasto ci sentiamo stanchi, tra le cause può esserci un’intolleranza. Se il nostro corpo non riesce a digerire bene, infatti, si stressa. Lo stress produce cortisolo, un ormone antistress che aiuta a contrastare le infiammazioni. Il troppo cortisolo, però, mette stanchezza.
Quali sono le intolleranze più diffuse? Il glutine e il lattosio sono gli elementi principali che affliggono gran parte della popolazione. Ma anche l’istamina, che comporta arrossamento della pelle, nausea, vomito e diarrea, oppure calo di pressione. Nelle donne, inoltre, influisce anche sul ciclo mestruale.
Alimenti ricchi di istamina sono i pomodori, il salmone, i crostacei, le conserve, gli spinaci, i formaggi, l’aceto, il lievito, gli insaccati. Ma anche cacao, frutta secca, caffè e alcuni frutti. Sarebbe meglio evitarli. L’istamina si riduce assumendo altri cibi, come pollo, tè verde, camomilla, merluzzo, trota, ricotta e yogurt, lattuga, cicoria, carote, zucchine, cereali, olio d’oliva, mele, pesche e albicocche.
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Occorre stare attenti a ciò che si assorbe. Se un alimento ci procura uno dei sintomi elencati, togliamolo dalla dieta e vediamo come va. Bisogna andare a tentativi, esistono dei test scientifici sulle intolleranze, ma non tutti sono attendibili. La cosa migliore da fare è ascoltare il proprio corpo e notare a come reagisce a un determinati cibo. Se questo ci procura fastidi, allora sarebbe bene accantonarlo per un paio di settimana e vedere se il fisico torna in forma.