Il riscaldamento globale ha delle conseguenze anche sulla nostra salute: sono aumentati i casi di malattie renali. Ecco i dati.
Da quando si parla di surriscaldamento globale le conseguenze sono sempre più evidenti. I ghiacciai si stanno sciogliendo, il livello dei mari si sta alzando considerevolmente. Ci sono eventi climatici devastanti e catastrofici, le popolazioni si stanno spostando. Infatti, oltre a cambiamenti evidenti sul territorio, ci sono cambiamenti anche nella salute delle persone.
Se la temperatura cresce, se non ci sono più gli equilibri che c’erano prima, anche per il nostro organismo, abituato a certi elementi, subirà dei danni. C’è un recente studio che è stato condotto in Brasile che dimostra che con il riscaldamento globale è aumentato anche il numero delle persone che soffrono di malattie renali.
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Vediamo qui di seguito tutti i dettagli, tutte le informazioni che ha riscontrato questa nuova ricerca condotta dai ricercatori sulla popolazione e su più di mille città del Paese.
Riscaldamento globale e malattie renali: c’è una connessione? Lo studio
Si era già scoperto che l’aumento delle temperature aveva e ha conseguenze su cuore e polmoni. Tuttavia, sembra che ce l’abbia anche sui reni. Un gruppo di ricercatori internazionali ha preso in esame i dati dei pazienti brasiliani ricoverati in ospedale dal 2000 e il 2015 e come è aumentata la temperatura in quegli anni. Le città prese in considerazione sono state 1816.
Ci sono stati 2,7 milioni di ricoveri per malattie renali e gli studiosi hanno stabilito che per ogni grado in più di temperatura corrisponde un aumento di ricoveri per problemi ai reni dello 0,9%. Sembra una piccola percentuale e che non possa essere legata necessariamente alla temperatura, ma considerando lo stato del Paese analizzato e i 212 milioni di persone che ci vivono non è così piccolo.
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Secondo i dati raccolti da questo studio le persone più a rischio per malattie ai reni sono i bambini fino ai 4 anni, gli anziani dopo gli 80 anni e le donne. Sicuramente la situazione sarà analizzata ancora e sempre più precisamente, ma di sicuro già queste informazioni non sono molto rassicuranti.