Qualora sussistano delle importanti e non trascurabili condizioni di salute, l’INPS concede la possibilità di accedere alla pensione anticipata.
La pensione anticipata si può avere nel caso in cui sussistano delle patologie ben specifiche. Lo fa sapere l’INPS, la quale va contattata presentando tutte le certificazioni relative atte a dimostrare di essere dei soggetti che ricadono nelle situazioni specifiche.
Inoltre il fatto di essere affetti da patologie invalidanti e che hanno degli effetti sia sul lavoro che nella vita di tutti i giorni porta a potere avere accesso anche a tutta una serie di agevolazioni in ambito della precidenza.
Per esempio si annovera quella che è la maggiorazione contributiva, che va ad integrarsi con la pensione stessa e ad accrescere i contributi ottenibili da quest’ultima. Sempre tornando alla possibilità di avere la pensione anticipata, alcune delle condizioni richieste per ottenerla sono le seguenti.
Si tratta di varie tipologie di malattie di natura cardiaca e cardiovascolare, per le quali è importante non affaticarsi. Ciò può portare ad avere la pensione di invalidità da parte dell’INPS.
Pensione anticipata, come ottenerla in caso di malattie del cuore gravi
Aritmie, affaticamento del cuore e simili portano ad avere la già citata maggiorazione contributiva. La stessa consiste in due mesi di contributi figurativi per ciascun anno di lavoro svolto con annessi contributi, sia presso enti pubblici che privati, e per un massimo di 5 anni.
Invece per periodi lavorativi che risultano inferiori ad un anno, la maggiorazione contributiva viene calcolata aumentando le settimane di servizio di un sesto. Ed è richiesta una invalidità civile di misura pari al 75% minimo. Poi sussistono anche altre differenzazioni legate alla natura della invalidità.
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Quindi il tutto non riguarda strettamente i soli cardiopatici. Nel loro caso la pensione anticipata scatta per coronaropatie e valvulopatie gravi, trapianti difficoltosi, miocardipatie, impossibilità di applicare pace maker, oltre alle già citate aritmie ed affaticamenti del cuore.
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Ovviamente si dovrà inoltrare la dovuta comunicazione all’INPS e sostenere una visita medica da parte di una apposita commissione prima di potere usufruire del beneficio.
