Nessuno è entusiasta di pulire e rassettare casa ma secondo un studio condotto da alcuni esperti farlo aiuta memoria e concentrazione: vediamone i motivi
Diciamoci la verità a nessuno piace pulire. Rassettare e fare i servizi a casa. Spesso preferiremmo uscire o stare più tempo a guardare la nostra serie tv preferita invece di fare i piatti. Anche il nostro armadio ci guarda minaccioso. In attesa di sistemarlo o di fare il famigerato cambio di stagione. Così passano settimane prima di prendere il “toro per le corna”.
Spesso può venirci in aiuto la musica. Così, come i Queen e Freddie Mercury nel video di “I Want to break free”, possiamo anche noi divertirci nel passare l’aspirapolvere e lavare i pavimenti improvvisando un mini show usando la scopa come un microfono. Risiede proprio nella fase creativa la chiave del nostro successo anche solo in quello casalingo.
Infatti è stato dimostrato da un team di esperti asiatico che azioni come appendere un quadro o riordinare la propria stanza aumenti la nostra concentrazione e aiuti la memoria. Oltre a mantenere attivo il nostro corpo un tipo di attività fisica anche moderata come le faccende domestiche migliorano le nostre capacità cognitive e di conseguenza il cervello evita l’invecchiamento.
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I benefici del pulire casa secondo lo studio di Singapore
L’analisi condotta da un team di esperti di Singapore ha evidenziato come alcune persone di una certa età che erano rimaste operose durante la maggior parte della loro vita facendo lavori a casa avevano una maggiore forza fisica. Questa caratteristica è stata notata in adulti over 65 in cui si è visto che la parte bassa del loro corpo era molto attiva.
Nel dettaglio è stato preso un campione di 500 individui tra i 21 e i 90 anni a cui è stato innanzitutto chiesto quale tipo di attività svolgessero e in che modo. Inoltre hanno dovuto compiere qualche esercizio fisico come alzarsi dalla sedia e passeggiare oltre a varie attività mnemoniche.
Molti soggetti che hanno sempre fatto lavori domestici come pulire casa o aggiustare un giocattolo ai bambini avevano capacità cognitive maggiori rispetto a chi invece è più pigro.
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A dimostrazione di questa tesi del Paese asiatico ce n’è un’altra europea. Ignacio Gutierrez Magaldi, presidente della Clinica “Reina Fabiola” dell’Università di Cordoba ha spiegato come le attività del cosiddetto “cervello sano” si attivano in maniera ottimale quando si fanno i piccoli o grandi lavori di casa.
Nel nostro cervello i neuroni collaborano tra di loro arrivando alla neuroplasticità: la capacità appunto di creare relazioni tra la varie cellule nervose. Da tutta questa attività cerebrale nasce la creatività, che deve essere sempre stimolata affinché funzioni tutto alla perfezione, mente e corpo.
In questo senso lavare i vetri, spolverare e collaborare in generale nelle faccende casalinghe è un buon inizio per scongiurare l’invecchiamento del cervello e per tenersi in forma. (Federica Massari)