Carne rossa, ecco come cambia il corpo se smetti di mangiarla: ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? i pro e i contro di una scelta simile
Molti oggi decidono di adottare determinate scelte alimentari senza esserne pienamente consapevoli. Vegani e vegetariani per moda che sventolano vuoti astrattismi, senza essere ben consapevoli di quello che fanno. Tutte le scelte alimentari sono degne di rispetto, quando sono supportate da consapevolezza e valide motivazioni. In caso contrario non si tratta di nient’altro se non mero fanatismo, sposare una causa senza neppure conoscerla. Quando smettiamo di consumare carne bisogna sapere come comportarsi per colmare le eventuali carenze nutritive e in cosa il nostro corpo cambierà.
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Siamo animali onnivori, mangiamo tutto. Questo vuol dire che abbiamo bisogno di questa cosa e quell’altra, e se questa cosa o quell’altra viene a mancare, ci sottoponiamo appunto ad una carenza. Carenza colmabile, ovviamente, ma comunque carenza.
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Molti studi sono stati fatti sulla carne rossa in particolare sostenendo un legame tra il consumo eccessivo di questa e l’insorgere di tumori. Consumo eccessivo non vuol dire non consumarla e non consumare carne rossa non vuol dire non consumare carne. Altri sostengono che la sua digestione affatichi l’intestino- magari la digestione della carne è lenta, ma lo è anche quella di una carbonara o delle tagliatelle della nonna-; altri sostengono di farlo per motivi etici: che è assolutamente giusto e fondato. Spesso infatti gli allevamenti da bestiame sono assolutamente privi di etica alcuna. E’ anche vero che si preme perché gli allevamenti intensivi prendano nuove misure.