Secondo la tradizione nipponica, il giglio sacro del Giappone porta con sé una lunga tradizione di fortuna e soldi. Scopriamo perché.
Nella tradizione popolare, e non solo in Giappone, esistono vari fiori e piante con potenti azioni miracolose, in grado di portare fortuna e scacciare quindi la malasorte. Anche l’Italia non fa eccezione, infatti, secondo la tradizione, avere in casa una pianta Iperico si dica porti buon auspicio, soldi e protezione. Il Sol Levante è ricco di tradizioni e leggende, e una di esse riguarda proprio il giglio sacro del Giappone o Rohdea japonica.
Secondo i giapponesi, è la pianta per eccellenza da tenere in casa sia all’esterno che all’interno. Questo fiore rustico, secondo la loro tradizione, è fonte di soldi e tanta fortuna per la casa e per la famiglia. Inoltre richiede pochissime cure, non è solo un portafortuna vegetale ma è anche una bellissima pianta decorativa perfetta per tutte le stagioni, visto che sta sia all’interno che all’esterno della casa.
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Secondo l’usanza giapponese, regalare una Rohdea japonica è quindi di buon augurio. È un portafortuna potente, soprattutto in vista di cambiamenti importanti. Si rivela il regalo perfetto da dare a chi cambia lavoro o cambia casa. Si tratta di una pianta che riesce a sfoggiare la sua bellezza tutto l’anno essendo una pianta sempreverde, e in primavera, sbocciano dei fiori bianchi a forma di campana. Nonostante sia una pianta di origine asiatica, il giglio sacro del Giappone sopravvive benissimo al clima mite italiano. Inoltre, richiede poche cure in quanto non ha bisogno di un particolare terriccio o di tanta acqua.
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Della tradizione giapponese, un fiore importantissimo è il ciliegio. Questa pianta infatti è ormai diventata simbolo del Giappone, tanto che in aprile si festeggia l’Hanami. Questo giorno è dedicato alla fioritura dei ciliegi, infatti il termine significa proprio “guardare i fiori”. La fioritura dei ciliegi è da sempre, vista come un segnale di ricchezza, come auspicio di prosperità e fortuna come per il giglio sacro del Giappone.