Ci sono diversi modi di innaffiare un ciclamino, la pianta regina dell’inverno. Vediamo quali sono in base alle sue esigenze.
Il ciclamino è la pianta più diffusa in inverno. La facilità con cui si può prendersene cura, la sua forma e i suoi colori l’hanno resa una pianta davvero famosa, apprezzata e ricercata in tutto il mondo. Appartiene alla famiglia delle Pramulaceae, ha foglie resistenti e dalla forma arrotondata, mentre i fiori sono piccoli e delicati dalle diverse tonalità: rosa, bianco, rosso, viola, fucsia.
Può stare ad una temperatura fresca, per questo è diffusa nella stagione fredda, che va dai 13 ai 15 gradi, ma al contrario di quello che si pensa anche il ciclamino non sopporta le temperature troppo rigide. Ad ogni modo, averlo in casa per dare un po’ di colore è tra le usanze più diffuse anche perchè non richiede particolari attenzioni al di fuori di quelle ordinarie.
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Ma oggi vediamo un tema in particolare ed è quello dell’innaffiatura. Ci sono diversi modi di innaffiare una pianta di ciclamino che, forse, non tutti conoscete.
Come innaffiare il ciclamino
Non tutti forse siete a conoscenza del fatto che ci sono 3 modi diversi di innaffiare questa bellissima pianta e quale usare dipende dalle sue esigenze. I tre modi sono i seguenti:
- Innaffiatura laterale: con una bottiglietta o con l’innaffiatoio si dà acqua al terriccio dai lati senza bagnare le foglie e senza arrivare al centro dove c’è il suo bulbo. Dare troppa acqua a quella parte significherebbe danneggiarla. Questo metodo è utile quando si sta passando da una stagione all’altra e non c’è una temperatura costante. Va bene farlo 2 o 3 volte a settimana quando fiorisce, di meno quando è nel riposo vegetativo;
- Innaffiatura dal sottovaso: basterà mettere un dito d’acqua nel sottovaso e la pianta provvederà da sola ad assorbirla quando ne avrà bisogno. Serve quando è in pena attività fino a gennaio, ma se dopo qualche ora c’è ancora acqua bisogna toglierla perchè significa che è in eccesso;
- Innaffiatura ad immersione: significa immergere la pianta in una bacinella di acqua o nel lavandino riempito d’acqua fino a 3/4 del vaso. Lasciatelo in ammollo 5-10 minuti. Questa è una tecnica invasiva, ma che spesso consente di salvare la pianta perchè lei assorbirà in poco tempo tutta l’acqua di cui ha bisogno per salvarsi. Bisogna farlo nel periodo di fioritura.
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L’ultima tecnica l’avrete sentita spesso quando si parla di orchidee ma va bene anche per il ciclamino. Naturalmente rimane il fatto che se vedete qualcosa di strano dovete sentire comunque il parere di un esperto in materia.