Alcuni utenti sono incappati in una spiacevole circostanza in seguito alla quale a farne le spese è stato il loro bancomat. Come si può evitare.
Il bancomat è un qualcosa di una utilità che ha pochi eguali. Nel caso in cui ci occorra disporre di denaro in contante, basta sfoderare la carta ad uno dei terminali preposti ed il gioco è fatto. Va anche detto che il numero di sportelli automatici è in forte diminuzione da circa un decennio.
E questo è da attribuire a politiche avallate da parte dell’Unione Europea in primis, e di rimando anche dai governi locali. Da inizio 2022 non è più possibile portare a compimento pagamenti per importi superiori ai 999 euro. Tutte queste cose hanno a che fare con la ferma volontà di volere arginare la circolazione di denaro in nero, tra evasione fiscale e pagamenti illeciti.
La presenza di sportelli bancomat poi comporta delle spese di gestione e di manutenzione anche per gli istituti di credito. Ad ogni modo la loro dismissione non è certo dietro l’angolo. Bisogna comunque procedere con cautela quando ci approcciamo ad utilizzare un bancomat.
Può accadere che non ci ricordiamo di una operazione appena effettuata, o che per via di un improvviso lapsus finiamo con il dimenticarci del nostro pin. E poi c’è addirittura chi scorda la carta di credito o di debito inserita nell’apposita feritoia, o addirittura il denaro fuoriuscito dal distributore.
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Possono succederne di tutti i colori. E se non si presta la dovuta attenzione rischiamo una brutta sorpresa, come quella di vederci inghiottita la nostra carta. Questo avviene molto di sovente dopo un prelievo, quando per un motivo o per un altro ritardiamo con il procedimento che ci porta a raccogliere la stessa dall’apposito vano.
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Quando questo succede, bisogna entrare all’interno dell’ufficio postale e fare presente la cosa al personale preposto. Giocheranno in nostro favore i nostri documenti personali a riprova della buonafede che ci porta a presentare reclamo.