Una qualsiasi allergia potrebbe provocare in voi dei problemi, c’è ad esempio un’allergia che rende rischiosa l’assimilazione di pomodori e legumi. Vediamo perché.
Alcune condizioni di salute non devono essere sottovalutate perché possono avere delle ripercussioni anche sull’alimentazione. Ad esempio, le allergie o la celiachia devono essere diagnosticate subito perché in grado di causare seri problemi se vengono ingeriti alimenti che ci possono fare male.
Le allergie sono molte e di vario tipo. Ne esiste poi una che causa dei problemi se assumiamo alimenti come i legumi o i pomodori. Essendo alimenti molto comuni è dunque bene fare attenzione. Vediamo di quale allergia si tratta.
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L’allergia al nichel è molto diffusa. Il nichel è un elemento chimico presente in natura, ma soprattutto in prodotti cosmetici, per la casa e in oggetti metallici. Ma cosa c’entra il nichel con l’alimentazione? Secondo la Fondazione Veronesi il nichel può essere presente anche in alcuni cibi, come i legumi e i pomodori per l’appunto. Ma anche nell’acqua, in impianti chirurgici e materiali dentali.
L’allergia al nichel, se contratta, può manifestarsi in due modi. L’esposizione della pelle al nichel può provocare la dermatite da contatto. Si tratta di una patologia della pelle molto comune che nasce a seguito di una risposta da parte del nostro sistema immunitario a una sostanza “tossica” per il nostro organismo, come il nichel in questo caso.
La dermatite da contatto insorge dunque dopo aver toccato questo materiale, come si può presupporre già dal nome della sintomatologia. Se invece vengono ingeriti cibi che contengono nichel si parla di esposizione sistemica. In questo caso si possono manifestare sintomi gastrointestinali quali costipazione, meteorismo, diarrea, dolore addominale e nausea. Tra i cibi che presentano un alto tasso di nichel troviamo i legumi e i pomodori, ma anche la frutta a guscio, il cacao e i cereali integrali.
Nonostante ciò, secondo la Fondazione Veronesi non sempre è necessario eliminare questi alimenti dalla nostra alimentazione. Ciò dipende da ciò che ci consiglia il medico e se la nostra allergia è lieve oppure grave. Inoltre, sempre secondo la Fondazione, il contenuto di nichel nel cibo può essere influenzato anche da altri fattori, come il modo con cui viene cucinato e le modalità di conservazione.
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Per questi motivi sarebbe meglio utilizzare pentole e posate senza nichel e contenitori in vetro invece della latta che contiene il nichel. Come potete vedere i fattori sono tanti e quindi solo un medico è in grado di fornirvi la terapia più corretta da seguire. (Serena Ponso)