Molte volte durante la nostra vita ci troviamo di fronte a delle situazioni che ci mettono ansia e non sempre è facile ridurre questo stato emotivo, esiste però un trucco che ci può aiutare.
Prima di una presentazione in pubblico, di un colloquio di lavoro o di un esame possiamo provare ansia e non essere in grado di gestirla. Ciò può comportare il fallimento di quell’esame, colloquio o presentazione, perché l’ansia è uno stato emotivo che, se si manifesta in maniera eccessiva, può anche bloccarci, impedendoci di parlare o addirittura di respirare.
Non tutti però reagiscono allo stesso modo. C’è chi infatti riesce a uscirne, poiché l’ansia si verifica solo in forma passeggera, e chi, appunto, vi rimane “intrappolato”. Ma indipendentemente dal nostro modo di reagire, in questi momenti tutti noi avremmo bisogno di di una dose extra di coraggio e di fiducia, che a volte non riusciamo a trovare.
Come fare dunque per sconfiggere, o quantomeno gestire, l’ansia? Esiste un trucco.
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Come riporta lamenteemeravigliosa.it, alcuni psicologi dell’Università di Harvard hanno messo a punto un trucco in grado di ridurre l’ansia. Questo metodo è stato messo in atto a seguito di alcuni studi su delle crisi momentanee di alcuni pazienti. Si tratta di una sorta di rituale, ossia una sequenza di azioni che, secondo gli esperti, se messo in pratica, può funzionare molto bene per sconfiggere questo stato emotivo.
Per verificare questa ipotesi con dei dati scientifici, gli studiosi hanno realizzato un esperimento. Per fare in modo che i partecipanti andassero in ansia, i ricercatori hanno detto loro che avrebbero dovuto cantare davanti a un pubblico numeroso una canzone difficile.
A quel punto le reazioni dei partecipanti sono convogliate in un unico atteggiamento: hanno seguito una specie di rituale. Alcuni si ripetevano ad alta voce frasi come:“Finirà in fretta!”, “Stai calmo!”o il classico “Puoi farcela!”. Questo con l’intento di diminuire l’ansia. Eppure questo atteggiamento non sembrava molto efficace.
I ricercatori hanno dunque selezionato un gruppo di persone che hanno applicato una strategia diversa per chiedere loro di disegnare come si sentivano in quel momento. Dopo di che gli hanno chiesto di strappare il disegno in mille pezzi e buttarli nel cestino. Con questo semplice esercizio, le persone sono state in grado di gestire meglio l’ansia. Ma come mai?
A quanto pare il fatto di imporsi di stare calmi non è la strategia più adatta, anzi, di solito accade l’esatto opposto. Il fatto di imporci di stare calmi ma allo stesso tempo di non riuscirci ci porta a uno stato di frustrazione che non ci fa bene, anzi ci irrita ancora di più. A generare maggiore ansia in questi momenti è la paura dell’ignoto, il fatto di non sapere cosa succederà a breve termine.
Ecco che un rituale automatizzato, come quello proposto dagli psicologi di Harvard, può essere in grado di eliminare questa sensazione di mancato controllo su ciò che accadrà. Inoltre, tutto ciò sarà ancora più semplice se la sequenza di azioni ha un significato speciale. In conclusione, gli studiosi hanno provato che pensare e mettere in atto un rituale prima di affrontare una situazione stressante può aiutare a ridurre l’ansia. Ma per essere un rituale vero e proprio bisogna che venga fatto sempre nello stesso modo.
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Ecco qualche esempio: i calciatori si fanno il segno della croce, toccano l’erba del campo oppure entrano in gioco facendo qualche mossa particolare. I cantanti semplicemente riscaldano la voce prima di un’esibizione. Alcuni personaggi dello spettacolo, invece, dormono qualche minuto prima di una diretta oppure bevono una tazza di tè o dormono cinque minuti prima di una diretta. (Serena Ponso)