Le patate sono di certo degli alimenti sani, ma se presentano alcuni segni possono farci male, ecco perché sono da buttare.
La patata (Solanum tuberosum) è una fra le colture numero uno al mondo, poiché cresce in diversi climi e può essere utilizzata in cucina in molti modi. Si tratta di un tubero commestibile molto utilizzato a scopo alimentare dopo la cottura.
Le patate, insieme al riso, fanno parte di quella classe di alimenti di cui non possiamo fare a meno, poiché molto nutrienti, appetitose e leggere.
Bisogna però fare attenzione perché non tutte le patate fanno bene. Ve ne sono alcune, infatti, che non possono essere mangiate poiché possono rivelarsi dannose per il nostro organismo. Vediamo quali sono e come riconoscerle.
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Se le patate presentano certi segni allora sono da buttare
A colpo d’occhio, le patate non sono buone se presentano due caratteristiche: aree verdi e germogli. Due sono i componenti chimici in grado di far sorgere queste minacce: l’acrilammide e la solanina. Se nelle patate è presente la solanina, si sicuro avranno un sapore amaro e consumarle potrebbe causare sintomi gastrointestinali, oltre a febbre, mal di stomaco, diarrea e vomito.
Dunque fate bene attenzione a non cadere nel tranello: se le patate presentano delle parti verdi non vuol dire che sono acerbe, bensì che sono state esposte alla luce e quindi hanno sviluppato la clorofilla che le ha conferito questo colore. Il problema però non è la clorofilla, ma questa può fungere da prova di una possibile presenza di composti tossici.
Potete stare tranquilli però, perché solitamente le patate vendute sono in buone condizioni. I problemi sorgono dopo, con una cattiva conservazione. Controllate comunque anche in fase di acquisto che le patate non abbiano aree verdi e assicuratevi di conservarle in luoghi bui.
Anche se le patate presentano dei piccoli germogli sull’intera superficie o solo su una parte allora è bene non mangiarle, perché possono contenere anch’essi la solanina. Quest’affermazione non è però sempre valida perché la solanina in piccole quantità non crea danni al nostro organismo, inoltre si può rivelare utile perché in natura consente alle piante di allontanare i parassiti. Ma se ingerita in grandi quantità può far male. Per questo è meglio rimuovere i germogli dal tubero.
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In conclusione, potete anche acquistare le patate che presentano germogli o parti verdi, l’importante è che, quando le pelate, li eliminate. Per eliminare del tutto i germogli assicuratevi di pelare la patata abbastanza in profondità. (Serena Ponso)