Per non soccombere alla valanga di cibo che durante le feste sommerge le nostre tavole, si sta diffondendo sempre di più l’abitudine del digiuno pre- e post-festività, vediamo il parere di una nutrizionista in merito a questa scelta.
Le feste sono sempre un’occasione di convivialità e di allegria, e dunque il cibo non può mai mancare. In questi giorni dobbiamo prendere a braccetto il nostro autocontrollo e indicargli i comportamenti migliori da seguire per stare bene.
Il modo migliore è non cedere alla tentazione. Ma è anche vero che le feste sono l’occasione giusta per fare uno strappo alla regola, dato che durante tutto l’anno siamo perennemente vigili e attenti su ciò che assimiliamo.
Come comportarci dunque? Una nutrizionista afferma che tra le pratiche più diffuse negli ultimi anni ha assunto una posizione di rilievo il digiuno. Ma questo comportamento fa bene al nostro organismo? Vediamo cosa ci dice l’esperta.
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Il parere di una nutrizionista sul digiuno prima e dopo le festività
Il momento di per sé è già difficile da gestire, se poi si è nel bel mezzo di una dieta allora le feste possono rivelarsi un vero e proprio impedimento. Come reagire?
Flavia Bernini, biologa e nutrizionista, ha analizzato in una recente intervista a Gazzetta Active il “fenomeno” del digiuno pre- e post-festività. Questo atteggiamento si è oramai diffuso a macchia d’olio ed è declinabile in diverse modalità. Esistono infatti diversi programmi. Lo schema 16:8, che prevede 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione. Lo schema 5:2, che invece contempla 2 giorni di forte restrizione calorica e 5 di alimentazione normale.
C’è poi il programma Eat-Stop-Eat, che prevede un digiuno di 24 ore un paio di volte alla settimana, e la Dieta Mima-Digiuno, in cui si restringono le calorie per 4-5 giorni consecutivi. In questo modo si tende a simulare un digiuno vero e proprio, ma in questo caso si tratta di un comportamento che ha finalità scientifiche e terapeutiche, non dimagranti.
Andando ad analizzare questi programmi, la nutrizionista sconsiglia vivamente il digiuno per un tempo superiore alle 24 ore. Oltre a essere poco utile, può essere addirittura dannoso. Già dopo qualche ora di digiuno, infatti, il glicogeno del fegato viene intaccato. Di conseguenza l’organismo deve recuperare le energie in maniera alternativa e per questo comincia a utilizzare gli aminoacidi. In conclusione, digiunare prima delle festività può suscitare un effetto opposto a quello voluto, poiché ci farà arrivare ancora più affamati e il rischio di abbuffarci sarà molto più alto.
Attuare un digiuno intermittente, invece, è già più contemplato e può essere utile per alcuni soggetti ma sconsigliato per altri. Questa procedura deve essere evitata da donne incinta o in allattamento, dai diabetici oppure da persone con disturbi del comportamento alimentare. Per chi invece non vuole, non può o non riesce ad adottare questo atteggiamento, è possibile restringere le calorie nei giorni che precedono le feste prediligendo cibi ricchi di fibra e limitando condimenti e dolci.
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In conclusione, un comportamento attento e misurato è sempre la soluzione migliore. Gli atteggiamenti compensatori possono aiutare ma sarebbe meglio evitarli a favore dell’assunzione di tutto in piccole quantità. ” In questo modo ne usciremo appagati e non ci sarà nulla da rimediare o compensare con faticose e improbabili privazioni di cibo” afferma la nutrizionista. (Serena Ponso)