Cosa prevede il Bonus genitori separati e come si fa ad ottenerlo. Per madri e padri con figli che non vanno più d’accordo arriva un aiuto importante.
Bonus genitori separati, all’interno della Legge di Bilancio 2022 sono previsti dei sussidi importanti in caso di coppie divise, anche da divorzio effettivo, e che non ricevono più l’assegno di mantenimento per motivazioni legittime legate alla crisi economica direttamente connessa alla pandemia.
Una situazione che ha riguardato numerose persone non più legate ad un partner sposato in precedenza. Il Bonus genitori separati mette a disposizione fino anche a 800 euro al mese massimo per la parte che non ha più ottenuto l’assegno previsto.
Ci sono fondi per dieci milioni di euro in favore del Bonus genitori separati, ma bisogna rispettare certi criteri per poterne usufruire. L’interruzione dell’erogazione dell’assegno di mantenimento deve essere datata a dopo l’8 marzo 2020, giorno in cui scattò il lockdown in tutta Italia.
Bonus genitori, come funziona per il rimborso
Ma non solo: il motivo di tale interruzione deve fare capo alla cessazione di una attività economica da tale giorno e per almeno tre mesi (90 giorni, ad essere precisi, n.d.r.) con una contemporanea diminuzione del proprio fatturato di almeno il 30% in confronto al reddito guadagnato nel 2019.
Potrebbe interessarti anche: Assegno unico, la misura penalizza alcune famiglie: “Soldi in meno”
Potrebbe interessarti anche: Bonus Lavatrici, paghi solo la metà: come fare per approfittarne
Comunque il Bonus genitori separati può essere percepito naturalmente anche se chi mandava l’assegno di mantenimento è rimasto senza lavoro. La cifra percepita sarà calcolata prendendo come riferimento la situazione reddituale di entrambi i genitori al momento dell’invio della domanda.
Potrebbe interessarti anche: Pensioni gennaio, l’INPS sbaglia: niente aumenti, avremo soldi in meno
Potrebbe interessarti anche: Pensione di invalidità, l’età è vincolante per averla? Le risposte
E questo sussidio va inteso come contributo per gli assegni di mantenimento necessari per il benessere del figlio o dei figli. Non è da intendere come copertura che tocca al coniuge dopo la fine di un matrimonio. Ma curiosamente in Italia negli ultimi due anni in particolare è calato il numero di separazioni e di divorzi.
E solo per motivazioni di carattere economico. Chi non va più d’accordo infatti è consapevole di non avere le adeguate risorse economiche per dirsi addio, e così si va avanti a forza di compromessi.