C’è una problematica non da poco legata all’assegno unico universale al via da marzo 2022. Alcuni nuclei subiranno addirittura una perdita, di chi si tratta.
L’Assegno unico universale è una delle misure sulla quale in tanti contano per quanto riguarda il 2022. Il provvedimento è inserito all’interno della Manovra 2022 ma sorge purtroppo un problema non da poco. Circa 746mila nuclei famigliari potrebbero addirittura accusare una perdita quantitativa importante.
Addirittura potrebbe esserci un taglio di 503 euro circa. L’Assegno unico 2022 dovrebbe partire da marzo e consta di ben 18 miliardi di euro. Un serbatoio costituito da una riserva di 12 mld ricavati tagliando o snellendo altri provvedimenti e da ulteriori 6 appositamente racimolati dal Governo per questo sussidio.
Proprio l’Assegno unico 2022 va ora a rimpiazzare ed a mandare in soffitta altre misure importanti come il Bonus Bebè ed il Bonus Mamma e non solo. Una sua prerogativa è che non è progressivamente in diminuzione in quanto ad importo fornito in base all’aumentare dell’Isee.
Quanto fornito dall’Assegno unico 2022 resta invariato tanto per i redditi bassi quanto per quelli medio-alti, ma ci sono alcune famiglie che accuseranno una perdita, da inquadrare attorno ai 300 euro annui in media. Cosa che renderebbe necessario un intervento per impedire tutto ciò.
Servirebbe una forma concepita per tutelare i soggetti penalizzati. Oggi esiste ma fornisce totale copertura solo a famiglie con reddito annuo fino ai 25mila euro.
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Da qui al 2025 addirittura tale copertura è destinata a sparire. Ad ogni modo, chi è maggiormente esposto alla riduzione del sussidio è un nucleo famigliare con un solo figlio, che detiene una casa di proprietà e che ha un reddito medio-alto, oppure che ha redditi da fabbricati.
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Quello che è il patrimonio immobiliare ha un ruolo determinante nell’ottenimento del bonus in questione. È lecito pensare che possa esserci un intervento decisivo in questo senso, anche perché non occorrono risorse economiche spaventose. Dovrebbe essere sufficiente qualche centinaio di milioni di euro, che per una manovra da miliardi di euro rappresentano qualcosa di risibile.