Alcune patologie e malattie prevedono nella cura l’uso del cortisone, ma vediamo quali possono essere gli effetti collaterali.
Il cortisone è un ormone usato come farmaco. Questo agisce riducendo le infiammazioni e modificando la risposta dell’organismo ad alcuni stimoli immunitari. Dunque, è indicato per alcune patologie che prevedono infiammazione e malattie autoimmuni. Non è la cura, è il trattamento per poter avere meno dolore.
Le patologie che prevedono, di solito, l’uso del cortisone come farmaco sono artrite reumatoide, asma, psoriasi, leucemia, infiammazioni dell’intestino, epatite, trapianto di organi, allergie, tumori.
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Tuttavia, anche questo farmaco presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Se da una parte è molto efficace nel ridurre i dolori, dall’altra può provocare una serie di effetti collaterali spiacevoli e fastidiosi. Ma vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
Rimane la raccomandazione di non fare di testa propria e di rivolgersi sempre al proprio medico per avere informazioni dettagliate su farmaci e cure assegnate. Sicuramente nei vantaggi del cortisone si possono inserire l’efficacia sui dolori e la velocità con cui agisce su questi. Inoltre, può essere somministrato sia in modo orale attraverso le compresse, sia in modalità endovenosa con ago e siringa.
Ma ci sono anche gli effetti collaterali ai quali prestare molta attenzione. Vediamone qui di seguito alcuni:
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Ricordiamo che qualora notiate dei disturbi di questo tipo è sempre opportuno chiamare il medico e seguire le sue indicazioni.