Cosa c’è da sapere per quanto riguarda il calcolo della pensione minima ed in che modo è possibile avere l’accesso all’incremento al milione previsto. Quali sono i casi previsti per avere la maggiorazione.
Calcolo della pensione minima, è prevista la maggiorazione sociale con incremento al milione in alcuni casi. Si tratta di una misura ormai ventennale, introdotta tempo fa, nel 2002.
Allora il calcolo della pensione minima venne concepito allo scopo di irrobustire gli assegni forniti dall’INPS e l’incremento al milione era cosiddetto in quanto faceva riferimento all’obiettivo di arrivare ad un importo in grado di corrispondere proprio al milione di vecchie lire.
Nella fattispecie il calcolo della pensione minima con incremento al milione tocca a tutti coloro che abbiano compiuto almeno i 70 anni di età e che percepiscono un assegno mensile che risulti minore di 651,51 euro.
Questo calcolo delle pensioni minime può però interessare anche chi ha una età minore, fino ai 65 anni. Per ogni anno vanno corrisposti 5 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.
C’è anche una sentenza emessa da parte della Corte Costituzionale (la n. 152/2020, n.d.r.) secondo la quale il riferimento anagrafico scende ai 18 anni in caso di invalidità grave sia fisica che psichica che affligge il titolare della pensione.
Potrebbe interessarti anche: Come risparmiare sulle bollette? I consigli per evitare le stangate
Potrebbe interessarti anche: Esenzione ticket ed altre agevolazioni, ti spettano se hai compiuto 65 anni
L’incremento al milione è fortemente vincolato anche a quelli che sono i limiti di reddito. È obbligatorio non dovere superare la cifra annua percepita di 8.476,26 euro. Che diventa di 14.459,90 euro nel caso in cui il soggetto che percepisce la pensione minima sia sposato.
Potrebbe interessarti anche: Agevolazioni INPS, forse non lo sai ma devi avere 400 euro al mese
Potrebbe interessarti anche: Riforma delle pensioni, nel 2022 guadagnerai di più: la TABELLA esatta
Quest’ultima cifra rappresenta il limite massimo previsto per quanto riguarda il reddito coniugale all’anno da non superare allo scopo di potere usufruire di questo e di altri eventuali bonus e sussidi vari previsti dalla legge.