Cosa prevede l’assegno unico che partirà nel 2022. Cosa bisogna fare per ottenerlo e quando partirà l’importante sussidio che riguarda milioni di famiglie.
Assegno unico, ci sono milioni di famiglie con anche figli a carico che hanno diritto a percepire la importante misura messa a disposizione dal Governo. La cosa riguarda i più disparati ceti sociali e tutte le categorie di lavoratori, tra dipendenti ed autonomi.
La riforma apposita garantirà l’assegno unico a tutti coloro che ne avranno diritto, con questa misura che tra l’altro ingloba nel 2022 gli altri provvedimenti che fanno riferimento al sostegno alla natalità. E riguarderà chi ha figli a carico fino ai 21 anni di età, ma con alcuni requisiti da rispettare.
Ad esempio, appena raggiunta l’età necessaria, i figli dovranno studiare, essere impegnati in un qualche tirocinio con un reddito minimo o svolgere servizio civile. Parliamo di circa 11 milioni di figli.
destinata ad assorbire tutte le altre misure di sostegno alla natalità: accompagnerà i figli (quasi 11 milioni) dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni, a patto che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o anche il servizio civile universale.
Assegno unico, entro quando va presentata la domanda
L’assegno unico universale partirà da marzo 2022, le domande potranno però essere inoltrate già a partire da gennaio 2022 ed avranno validità fino a febbraio del 2023. La maniera per inoltrare la domanda richiede il collegarsi al sito web ufficiale dell’Inps per compilare l’apposita domanda. Poi occorrerà attendere 60 giorni per conoscere l’esito.
Avrà un peso importante pure l’Isee. Infatti i benefici massimi sono previsti per quelle famiglie che percepiscono meno di 15mila euro all’anno, quelli minimi riguardano invece nuclei familiari in grado di avere più di 40mila euro annui. Occorre presentare anche la apposita dichiarazione Isee assieme alla domanda, altrimenti si finirà automaticamente nella fascia con gli aiuti minimi.
Il contributo previsto dall’assegno ammonta ad un importo compreso tra i 50 ed i 175 euro al mese per figli minorenni e tra i 25 e gli 85 euro per figli di età compresa tra i 18 ed i 21 anni. Le mamme under 21 hanno diritto a ricevere anche un ulteriore surplus di 20 euro mensili, slegato dall’Isee.
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Tutti i bonus previsti caso per caso
Poi, dal terzo figlio in poi, si avranno fra i 15 e gli 85 euro ulteriori a figlio. Con l’assegno unico è previsto anche un bonus forfettario di ulteriori 100 euro al mese per famiglie con quattro o più figli. E con entrambi i genitori occupati ma con Isee comunque basso, spettano anche altri 30 euro in più a figlio, se il reddito complessivo non arriva a 40mila euro.
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Il bonus previsto è così ripartito, per famiglie con meno di 15mila euro di reddito all’anno:
- 1 figlio: 175 euro al mese;
- 2 figli: 350 euro al mese;
- 3 figli: 610 euro al mese più maggiorazione;
- 4 figli: 970 euro al mese più 100 euro forfait;
Poi ci sono i bonus già citati, come i 20 euro mensili per mamme under 21. Per famiglie con Isee da più di 40mila euro invece il bonus è così ripartiti:
- 1 figlio: 50 euro al mese;
- 2 figli: 100 euro al mese;
- 3 figli: 165 euro al mese;
- 4 figli: 330 euro al mese;
E sempre con maggiorazione da 2o euro per mamme under 21, mentre non è previsto alcun bonus aggiuntivo se i genitori lavorano entrambi.