Pesce fresco, come riconoscere se lo è davvero, senza incappare in inganni. E’ molto più semplice del previsto: ecco qualche trucco
Specialmente in questi giorni, che porteremo in tavola molto pesce, ci preme di sapere se il pesce in questione sia fresco o meno. Ecco a voi svelati dei semplici trucchi per avere le idee chiare durante l’acquisto della vostra cena di Natale. Iniziamo.
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Sarà banale, ma per prima cosa bisognerebbe guardare le condizioni del banco. Sarà pur vero che in una pescheria che trascura addirittura il proprio banco non si possono avere buone nuove, giusto? Dunque, osservate. Considerate che il pesce deve essere a contatto sempre col ghiaccio e quindi partite dall’osservazione di questo elemento. E’ annerito, o si presenta bianco e compatto, come dovrebbe essere? inoltre, l’acqua che viene dal ghiaccio sciolto non dovrebbe mai essere lasciata a ristagnare ma andrebbe sempre rabboccata.
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Passiamo all’osservazione del pesce: è separato dai molluschi, come dovrebbe? Poi atteniamoci al pesce vero e proprio: partiamo dall’aspetto più caratterizzante, l’odore. Diamo un precetto generale: se il pesce puzza non è normale, semplicemente non è fresco. Il pesce fresco dovrebbe emanare sentori salmastri, un po’ salati. Guardate ora l’aspetto: le squame sono aderenti, o si presentano sfaldate, spente e in parte decadenti? Gli occhi sono vividi e all’infuori- sinonimo di pesce fresco- o opachi e volti all’interno? Valutate, se potete avvicinarvi, le stesse carni del pesce: il pesce è rigido? se è rigido, decisamente un buon segno. Si tratta del caratteristico rigor-mortis e vuol dire che il vostro alimento è più che fresco, sarà stato pescato appena nelle ore precedenti.