Frutta, dopo i pasti fa male: la scienza finalmente risponde. Fa male? e se sì, in che modo apporterebbe danni al nostro organismo
Legatissimi a quel vecchio e proverbiale detto, “una mela al giorno toglie il medico di torno“, con sentite condoglianze al caro medico, ci aggrappiamo alla frutta come se in essa fosse riposto il segreto ultimo dell’immortalità. O dell’eterna giovinezza, che è più o meno la stessa cosa.
Sicuramente sì, la frutta è uno dei complementi essenziali per una dieta sana ed equilibrata. Ricche di vitamine e fibre, con ogni frutto la sua specifica. Insomma, mangiarne fa bene, ma attenzione a non generalizzare. Spesso si è trattato la questione “la frutta dopo i pasti fa male” come una semplice bazzecola, una sorta di leggenda metropolitana che ci fa un po’ paura.
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Ora la scienza risponde e probabilmente, guarda caso, non risponde esattamente come vorremmo. Perché se è vero che la frutta fa bene, ci sono molti casi in cui, se assunta dopo i pasti, così bene non fa.
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Diamo subito le ragioni di una verità così strana: la frutta, tra le altre cose, è ricca di zuccheri. Questo vuol dire che se assunta alla fine di alcuni pasti, pasti ricchi di carboidrati, rallenta la digestione. Ci sono alcune sostanze nella frutta che aiuterebbero pure il processo digestivo, come la bromelina e la vitamina c, ma dovremmo essere in grado di calcolare le possibili combinazioni con quanto mangiato prima. In attesa di esser digeriti, gli zuccheri della frutta lievitano, gonfiandoci l’addome. Sfatiamo però una leggenda: mangiare la frutta dopo i pasti non fa ingrassare, solo gonfiare. Inoltre, se la mangiamo dopomangiato, non assorbiremmo neanche tutti i suoi nutrienti.