Non solo l’aria esterna è inquinata, ma anche quella all’interno della casa per via di una sostanza tossica che respiriamo quotidianamente.
Non solo l’aria esterna è inquinata, ma anche quella all’interno della casa per via di una sostanza tossica che respiriamo quotidianamente. I sintomi legati a questa sostanza sono diversi, dalla tosse agli starnuti, dagli occhi gonfi agli eritemi sulla pelle. Nonostante le continue pulizie della casa, questa sostanza è sempre lì, pronta ad aggredirci.
È quasi impossibile non portarla in casa, non solo perché questa sostanza arriva dall’esterno, ma anche perché molti materiali che si trovano in casa ne sono composti. Si tratta di un composto cancerogeno (anche se in minima parte) per il nostro organismo, ma che il Ministero della Salute tende a considerare pericoloso, avvertendo dei suoi danni.
Il composto pericoloso per la salute lo abbiamo in casa: la sostanza inquinante
Il composto di cui stiamo parlano è la formaldeide. Una sostanza prodotta dalla combustione, sfruttata come battericida per disinfettanti domestici o per la produzione di tessuti a livello industriale. In natura, la formaldeide è presente sotto forma di gas incolore ma dal forte odore. È un gas solubile in acqua e produce inquinamento dentro casa.
La formaldeide è prodotta anche dalla combustione delle sigarette o nei gas di scarico. Ma la si trova un po’ ovunque, dai mobili fatti con legno pressato, come il compensato, alle colle, dalle tappezzerie agli isolanti. È usata anche nelle vernici collanti. In casa si produce attraverso la combustione di sigarette, di incensi o di candele, ma anche dai camini o dalle stufe.
Ma la si può trovare persino nei materiali che compongono tende, tappezzerie o moquette. Per questo motivo, il Ministero della Salute consiglia di arieggiare spesso casa, in modo tale da evitare l’accumulo della sostanza. Anche i flaconi utilizzati per i prodotti di pulizia devono essere chiusi per bene ed essere riposti lontano dagli alimenti.
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Oltre ad arieggiare casa, quando si comprano mobili in legno pressato è meglio lasciarli all’aria aperta per qualche giorno. Esistono persino piante utili e in grado di assorbire la formaldeide, come il ficus, lo spatafillo, l’areca palmata o il pothos. Se si supera il limite stabilito dall’OMS e si inala troppa formaldeide, i sintomi sono starnuti, irritazioni, tosse, eritemi cutanei.